
Valladolid (Castilla y Leon)
Una gradevole sosta tra Salamanca e Burgos
Schiacciata tra due città bellissime quali Salamanca e Burgos, spesso Valladolid viene trascurata. A nostro parere merita uno stop, sia per i monumenti, sia per la città in quanto tale.
INDICE
Dove pernottare o parcheggiare
Noi abbiamo pernottato nell’area sosta camper di Valladolid. Si tratta di un’area attrezzata (senza elettricità), a pagamento automatizzato, posta sull’altra riva del fiume Pisuerga rispetto al centro storico di Valladolid. Un po’ rumorosa, ma comoda per visitare la città.
Come arrivare
Le indicazioni di Google Maps per raggiungere l’area sosta camper sono corrette. L’area è facilmente raggiungibile sia se si proviene da Salamanca, sia se si proviene da Burgos.
Come muoversi
Dall’area sosta camper ci si può muovere a piedi per visitare il centro storico di Valladolid. Usciti dall’area di sosta, abbiamo costeggiato la riva del Pisuerga e lo abbiamo attraversato sul Puente Mayor, da cui si ha una bella vista sulla spiaggia fluviale Playa de las Moreras. Dal ponte ci siamo diretti alla Iglesia Conventual de San Pablo e al Museo della Scultura, posto nel retrostante Colegio de San Gregorio. Quindi abbiamo percorso C. de las Angustias, fino all’Iglesia parroquial de Santa Maria de la Antigua e da lì siamo andati alla Catedral de Nuestra Senora de la Asuncion. Dalla Cattedrale ci sono un paio di vie pedonali per arrivare a Plaza Mayor. Dalla piazza dirigendosi verso ovest si costeggia la Rosaleda “Francisco Sabadell”, si attraversa il Pisergua sul Puente de Ponente e si torna all’area sosta camper. Passeggiare per Valladolid è un piacere. La città è molto pulita ed ordinata. Gli edifici degli anni ’60, ’70 e ’80 che avvolgono il centro storico, non sono opprimenti come in altre città, sono tenuti molto bene. Il verde non manca, soprattutto lungo le rive del Pisuerga.
Cosa abbiamo visto e fatto ( … e non visto e non fatto)
Una premessa, se cercate con Google Maps l’Oficina de Turismo de Valladolid, l’App vi indicherà l’ufficio del turismo a sud di Plaza Zorrilla. Di fatto c’è un Ufficio più vicino all’area di sosta, in Calle San Benito tra il Puente de Ponente e Plaza Mayor, dove si possono avere una mappa della città e utili informazioni sugli orari di apertura dei monumenti.
Una delle cose assolutamente da vedere è la Iglesia Conventual de San Pablo con la sua meravigliosa facciata. Altra attrazione da non perdere è il Museo della Scultura posto nel retrostante Colegio de San Gregorio. La Iglesia Parroquial de Santa Maria de la Antigua è più interessante all’esterno che all’interno. La Catedral de Nuestra Senora de la Asuncion è molto imponente, sia all’esterno sia all’interno, ma non è certo da annoverare tra le principali cattedrali spagnole. Non abbiamo visitato il Museo Diocesano al quale si accede dall’interno della cattedrale. I percorsi pedonali che portano dalla cattedrale a Plaza Mayor sono fiancheggiati da alcuni interessanti palazzi. Plaza Mayor, non ha certo l’impatto visivo che riserva l’omonima piazza di Salamanca, comunque è interessante, caratterizzata dagli edifici color porpora perimetrali. Andando a Plaza de Zorrilla si possono fare belle foto della facciata dell’Academia de Caballeria, un edificio molto fotogenico. Tornando verso Plaza Mayor si può visitare il Museo y Real Monasterio de San Joaquín y Santa Ana. Altra chiesa che abbiamo visitato è San Benito, una chiesa con una facciata molto strana ed imponente e un altrettanto imponente interno gotico. Dietro la chiesa c’è il Museo di arte contemporanea Patio Herreriano, con un notevole chiostro. Ci siamo stati pochi minuti non essendo interessati a quel tipo di espressione, diciamo artistica, anche se è una parola molto grossa. Infine siam andati a Palazzo Nelli dove è situato il piccolo Museo di Valladolid, con una raccolta archeologica e una di pittura spagnola. Non abbiamo visitato il Museo Casa de Cervantes, vicino a Plaza Zorrilla.
La mappa di Valledolid (immagine Google Earth)
IGLESIA DE SAN PABLO
La chiesa di San Pablo è caratterizzata da una bellissima facciata, una sorta di magnifica pala di altare in pietra. Nella parte inferiore c’è il portone di accesso alla chiesa, sormontato da un arco a sesto acuto riccamente decorato. Sopra il portone si ammira il timpano in cui è raffigurata la scena dell’Incoronazione di Maria, contemplata da Alonso de Burgos inginocchiato, accompagnato dai santi Juanes e da due angeli con lo stemma del duca di Lerma. Sopra il timpano, ci sono degli archi polilobati: al centro è raffigurato Dio affiancato da San Paolo e San Pietro, tra gli archi sono rappresentati i quattro evangelisti. Salendo ulteriormente si vede il rosone traforato con trifogli quadrilobati raggruppati tre a tre. Sopra il rosone, in posizione centrale sono rappresentate in bassorilievo sei scene dal Vangelo, tre a tre. A fianco di queste scene, sono raffigurati quattro personaggi del vecchio testamento (Isaia, Giona, Davide ed Ezechiele). Al loro fianco verso l’esterno sono raffigurati i quattro evangelisti. Risalendo la facciata si può vedere la Vergine con il Gesù Bambino. In cima il frontone con lo stemma dei Re Cattolici sostenuto da due leoni. La chiesa non è visitabile all’interno, in quanto è aperta solo per le messe. Per approfondimenti si può consultare il sito ufficiale http://sanpabloysangregorio.dominicos.es/

La facciata della chiesa di San Pablo

La facciata della chiesa di San Pablo

Il timpano
COLEGIO DE SAN GREGORIO
Il Colegio de San Gregorio si trova in C. Cadenas de San Gregorio, appena dietro la chiesa di San Pablo. Fondato alla fine del XV secolo da Alonso de Burgos, il Colegio ospita il bellissimo Museo Nazionale della Scultura. Assolutamente da vedere. La collezione delle sculture in legno policromo è veramente notevole. Si entra attraverso un magnifico portale che ricorda la facciata della chiesa di San Pablo per la ricchezza e il dettaglio delle decorazioni. Acquistato il biglietto (intero 3 Euro. Gratuito per disabili e over 65), si entra nella prima sala dalla quale si accede al bellissimo patio.

Il bellissimo portale di ingresso

Il patio del Colegio de San Gregorio

Veduta dalla loggia superiore
Alcune sculture della prima sala



Retablo mayor de San Benito El Real
Opera di Alonso Berruguete, espressione del manierismo spagnolo del XVI secolo.

Pasos procesionales
I carri da processione, una singolare espressione del barocco spagnolo, che rappresentano la passione del Cristo



La Sillería de San Benito El Real
Una grandissima opera collettiva del Rinascimento spagnolo. Un capolavoro ricco di particolari decorativi eseguiti con tecnica certosina. Eccezionale goderselo nei minimi dettagli in solitudine.

Alcuni dettagli della Sillería




El entierro de Cristo
Altra opera straordinaria che si intravede camminando nella Silleríasi può ammirare in tutto il suo splendore nella sala 8, completamente dedicata a questo capolavoro di Juan de Juni.

Cristo yacente
Nella sala 15 si può ammirare quest’opera barocca di Gregorio Fernandez, in tutta la sua emozionante naturalezza.

Altre opere esposte



Fa parte del Museo anche il Palazzo de Villena sempre in C. Cadenas de San Gregorio, ma sul lato opposto rispetto al fianco della chiesa di San Pablo. Qui è esposto in maniera permanente un presepio napoletano.
SANTA MARIA DE LA ANTIGUA
Gli elementi più antichi di questa chiesa risalgono alla fine del XII secolo e sono di stile romanico: la galleria ad arcate situata nel nord e l’alta e torre quadrangolare, forse l’elemento più distintivo di questa chiesa. Il resto della chiesa fu ricostruito nel XIV secolo in stile gotico per conto di Alfonso XI di Castiglia. Abbiamo visto di sfuggita l’interno, in quanto c’era una messa in corso. Ci è parso meno interessante dell’esterno.


CATEDRAL DE NUESTRA SEÑIORA DE LA ASUNCIÓN
“Nel 1582 Juan de Herrera progettò, sull’impianto elementare di un precedente edificio religioso, una chiesa composta da tre navate e transetto, dedicata a Nuestra Señora de la Asunción (Nostra Signora dell’Assunzione). Nel 1596, per volere di Filippo II, Valladolid ottenne la categoria di Città, creando così la sua Diocesi ed elevando la sua chiesa principale al rango di Cattedrale. Nel XVIII secolo Alberto Churriguera riprese lo schema herreriano e vi aggiunse la sua peculiare impronta barocca. La torre, danneggiata dal terremoto di Lisbona del 1755, crollò nel 1841. Contrariamente al progetto originale di Herrera, la torre odierna fu eretta sul lato opposto, di forma ottagonale, e coronata successivamente nel 1923 con una statua del Sacro Cuore di Gesù. Al suo interno risalta la pala d’altare maggiore di Juan de Juni e il Museo Diocesano e Cattedrale inaugurato nel 1965.” (tradotto e adattato da https://www.info.valladolid.es).
L’ingresso alla cattedrale è gratuito. A pagamento l’ingresso al Museo Diocesano, che non abbiamo visitato. Tutte le cappelle laterali sono chiuse da grate. Alcune si possono illuminare a pagamento, come a pagamento è l’illuminazione della pala dell’altare maggiore.
Molto massiccia sia all’esterno che all’interno, non si annovera sicuramente tra le più belle cattedrali della Spagna.








PLAZA MAYOR E I PALAZZI DEL CENTRO
Plaza Mayor è il centro nevralgico di Valladolid. Luogo di incontro e di relax nei caffè che la contornano, non ha certo l’eleganza sublime della Plaza Mayor di Salamanca, comunque si presenta bene con i suoi edifici dalla caratteristica colorazione porpora. Il municipio, sul lato nord della piazza, è stato costruito nel 1908. Lungo le vie pedonali che si dipartono da questa piazza ci sono alcuni tra i palazzi più interessanti del centro storico di Valledolid.
Di seguito alcune immagini della piazza e dei palazzi.
Plaza Mayor



Alcuni palazzi






IGLESIA Y MONASTERIO DE SAN BENITO EL REAL
“La Chiesa e il Monastero di San Benito el Real furono terminati nel 1390 e donati da Juan I all’Ordine Benedettino. La facciata della chiesa risalta per il portico a torre, opera di Gil de Hontañon (1569-1572), con colonne ottagonali e due piani. Gli ultimi piani (demoliti nel XIX secolo) e il monastero (fine XVI secolo), che ospitava l’ospizio e vari chiostri, furono opere di Juan del Ribero Rada. I lavori terminarono solo nel 1747. Uno dei cortili, il Patio Herreriano, restaurato dagli architetti Juan Carlos Arnuncio, Clara Aizpún e Javier Blanco, ospita dal 2003 il Museo d’Arte Contemporanea, mentre il resto dell’edificio ospita diversi uffici comunali. Tra tutti i tesori di questa chiesa, possiamo evidenziare pala d’altare di San Benito di Alonso Berruguete che ora sono conservate nel Museo Nazionale del Collegio San Gregorio. La chiesa, attualmente amministrata dai Padri Carmelitani, conserva la magnifica inferriata del XVI secolo a testimonianza del suo antico splendore.” (riduzione e traduzione in italiano da https://www.info.valladolid.es). Parte del Monastero è adibita a sede di uffici comunali, tra cui un Ufficio del Turismo. La chiesa è visitabile gratuitamente.

Un lato del monastero

Il Patio Herreriano sede del Museo dell’Arte Contemporanea

La facciata della chiesa di San Benito

L’interno della chiesa di San Benito
MONASTERIO DE SAN JOAQUÍN Y SANTA ANA
“La fondazione del primo convento risale alla fine del XVI secolo e si deve a Francisco de Praves. Nel 1780 l’intero edificio fu ricostruito, affidandone il progetto a Francesco Sabatini, che completò i lavori nel 1787. La chiesa del convento ha forma ellittica con cupola. È l’espressione più importante, pura e intima dell’architettura neoclassica di Valladolid. Nella Chiesa sono di notevole interesse le pale d’altare con dipinti di Francisco de Goya e Ramón Bayeu (cognato del Goya). Nel 1978 fu adibito a Museo, che si compone di sette sale distribuite su due piani, con dipinti del XVI secolo, una collezione di immagini vestite di Gesù Bambino e alcune sculture in legno policromo: un Cristo sdraiato di Gregorio Fernández e una Dolorosa di Pedro de Mena. Completano l’insieme un’interessante raccolta di abiti religiosi dal XVI al XVIII secolo e altre collezioni di particolare interesse conventuale.” (tradotto e adattato da https://www.info.valladolid.es/). Il biglietto di ingresso costa 3 Euro.

Ingresso

La chiesa

Le tele di Francisco Goya

Le tele di Ramón Bayeu

Cristo yacente di Gregorio Fernández

Esibizione d’abiti d’epoca

Quadreria
PALACIO DE FABIO NELLI (MUSEO DE VALLADOLID)
“Nel 1576 Fabio Nelli de Espinosa, banchiere di Valladolid, figlio del ricco banchiere senese Alfonso Nelli, ordinò la costruzione di questo palazzo. L’edificio si presenta come simbolo del potere, della ricchezza e della cultura del suo proprietario, secondo l’idea rinascimentale di restare nella Storia. La facciata, opera di Pedro de Mazuecos nel 1595, presenta motivi platereschi e introduce elementi di ispirazione italiana: facciata simmetrica con due torri e accesso al centro in linea con l’ingresso al il patio.” (tradotto e adattato da https://www.info.valladolid.es)
“Il Museo di Valladolid ha le sue origini nella Galleria Archeologica istituita nel 1875 nel Museo di Belle Arti di Valladolid, che si trovava nel Colegio de Santa Cruz. Nel 1968 il Museo si trasferì nella sede attuale, l’edificio rinascimentale di Palazzo Fabio Nelli. Le collezioni del Museo sono costituite da opere di carattere archeologico e artistico. La collezioni archeologica riguarda, prevalentemente, i ritrovamenti rinvenuti nella provincia di Valladolid. La collezione artistica è costituita in gran parte da depositi e donazioni effettuate da istituzioni e privati al momento della creazione del Museo, ampliandosi notevolmente dopo la Guerra Civile con opere di oreficeria e dipinti del Servizio Tutela del Patrimonio Artistico Nazionale.” (tradotto e adattato da https://museoscastillayleon.jcyl.es/). Il biglietto di ingresso costa 1 Euro.
Di seguito alcune immagini del palazzo e delle collezioni.






ALTRI PUNTI DI INTERESSE
Alcune immagini catturate passeggiando per la città.

Plaza de Zorrilla – Academia de Caballeria

Plaza de Zorrilla – La fontana

Mercato coperto

Rosaleda Francisco Sabadell

Il fiume Pisuerga dal ponte de Ponente

Playa de Las Moreras
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