Turchia in camper
Come arrivare
Per andare in Turchia dall’Italia, esclusivamente via terra, è necessario attraversare la Slovenia, la Croazia, la Serbia e la Bulgaria, entrando in Turchia dalla frontiera nei pressi di Edirne. In alternativa ci si può imbarcare su un traghetto per la Grecia, attraversare la Grecia e entrare in Turchia dalla frontiera di Ipsala. I porti dai quali ci si può imbarcare sono 4: Venezia, Ancona, Bari e Brindisi. I porti di arrivo in Grecia possono essere Igoumenitsa o Patrasso, a seconda delle tratte. Noi abbiamo scelto la tratta di mare più corta. Siamo andati a Brindisi e ci siamo imbarcati per Igoumenitsa con la Grimaldi Lines. Il viaggio di andata su questa tratta dura dalle 9 alle 10 ore. Il viaggio di ritorno sulla medesima tratta dura circa 8 ore. Se uno dei passeggeri del mezzo ha più di 60 anni, si ha diritto allo sconto senior che non è cumulabile con eventuali convenzioni. Per darvi un’idea dei costi: il biglietto di andata e ritorno per due persone con camper di 8,5m e sconto senior è costato 458 Euro. Le tariffe possono variare a seconda del periodo e di altri fattori. È sempre meglio verificare sul sito della compagnia quali sono gli orari, le tariffe e le condizioni aggiornat. Se si può usufruire dello sconto senior è più vantaggioso acquistare il biglietto online direttamente dalla Grimaldi, piuttosto che passare tramite intermediari. Se non si prevedono tappe in Grecia e si vuole raggiungere direttamente la Turchia, da Igoumenitsa alla frontiera di Ipsala è necessario percorrere 666 chilometri, tutti di autostrada a pagamento. Noi abbiamo preferito fare una tappa per visitare le Meteore.
Valuta e cambio
La valuta turca è la Lira Turca (TL) che, al tempo del viaggio valeva circa 0,056 Euro (ovvero circa 18 TL per 1 Euro). Il primo cambio l’abbiamo effettuato alla frontiera di Ipsala con un ATM, utilizzando il nostro bancomat. Il cambio con il bancomat, utilizzando il circuito Maestro, è stato decisamente sfavorevole. I consigli che possiamo dare basandoci sulla nostra esperienza sono:
- prelevare attraverso il bancomat di frontiera il minimo indispensabile
- pagare ove possibile con la carta di credito (cambio del giorno e basse commissioni)
- portarvi del contante e acquistare lire turche solo con il contante
Ad esempio, se la vostra prima tappa è Istanbul, potete acquistare lire turche lungo Ataturk Blv. il viale che si percorre per andare dallo Yenikapi Parking alla fermata del tram. Più ci si avvicina alla zona turistica di Istanbul più il cambio è meno favorevole. Se invece la vostra prima tappa dopo la frontiera è Bergama (Pergamo) potete cambiare nell’ultima bancarella prima dell’ingresso all’Acropoli. In merito al cambio nelle banche, possiamo citare solo la nostra unica esperienza a Bursa, dove ci hanno detto che cambiavano solo ai correntisti e non ai turisti.
A parte Istanbul dove gli uffici di cambio sono tantissimi, in altre località, meno turistiche, non sempre si trovano con facilità. Ad esempio, a Bursa è necessario andare nel Bazaar. Quindi l’ultimo consiglio è: fate bene i vostri conti e cercate di evitare di rimanere senza lire turche (in alcuni campeggi accettano solo il contante). Al più quelle che vi rimangono le potete utilizzare per fare l’ultimo pieno di gasolio prima di passare la frontiera.
Strade e autostade
Le strade in Turchia ci hanno piacevolmente stupito. Chi c’era stato qualche anno fa ci aveva segnalato strade strette e sconnesse. La situazione è cambiata radicalmente. Quasi tutte le strade che abbiamo percorso avevano un fondo pressoché perfetto e spesso erano a due corsie per ogni senso di marcia, pur non essendo autostrade. Solo in poche strade, che abbiamo segnalato nell’Itinerario 2022, abbiamo trovato un fondo stradale sconnesso. Il consiglio è di evitare il più possibile le autostrade, che spesso hanno un sistema di pagamento automatico poco chiaro per il turista. Meglio percorrere le strade contrassegnate con una “D”, una sorta di superstrade. Ad esempio la “D400”, che corre lungo tutta la costa sud. Un’altra cosa che ci ha favorevolmente stupito (da italiani) è che le segnalazioni stradali sono sempre corrette, come pure le distanze indicate. In merito ai pedaggi, abbiamo pagato: 308 TL per il ponte sullo stretto dei Dardanelli (1915 Çanakkale bridge), 28 per il tunnel Gocek e 45 TL per un tratto di autostrada tre Mudanya e Yenova.
Verificare di avere i freni in ottimo stato in quanto in alcune zone si percorrono salite e discese piuttosto ripide.
Pochi sono i tratti di sterrato che abbiam fatto. Uno, evitabile, di 8 chilometri per raggiungere, da sud, Soganli. Altri due, inevitabili, uno, per andare a vedere i camini delle fate a Pasabaglari e l’altro, per raggiungere da Goreme il Goreme Camping and Aquapark. Un altro ancora per fare delle fotografie ai camper dagli spiazzi da dove decollano le mongolfiere, nei pressi di Goreme. Per il resto abbiamo percorso solo strade asfaltate. I limiti di velocità sono variabili a seconda delle strade, ma sempre indicati (e poco rispettati dai locali). Ci sono videocamere dappertutto lungo le strade turche. Ogni tanto ci sono restringimenti per posti di controllo. La polizia turca, quando realizza che sei un turista in camper, non ti ferma.
Raggiungere la parte europea di Istanbul da Bursa
Istanbul è una città enorme e molto trafficata. Qui condividiamo l’esperienza fatta per giungere allo Yenikapi Caravan RV Park di Istanbul, partendo da Bursa, grande città nella nord-ovest della parte asiatica della Turchia. Per raggiungere, da lì, via strada la parte europea di Istanbul (in particolare lo Yenikapi Caravan RV Park) è necessario usare tre ponti: il primo sul golfo di Izmit (il ponte Osman Gazi), il secondo sul Bosforo (ce ne sono tre) e, infine, l’ultimo sul Corno d’Oro. Inoltre, si deve attraversare tutta l’enorme periferia dell’Istanbul asiatica e una parte molto trafficata dell’Istanbul europea. L’Avrasya Tuneli, il tunnel Eurasia sotto il Bosforo, sarebbe molto più comodo, in quanto eviterebbe il ponte sul Corno d’Oro e porterebbe direttamente su Kennedy Cd. dove, poco più avanti si trova lo Yenikapi Caravan RV Park. Purtroppo, può essere usato solo dalle autovetture e dai minibus (altezza massima 2,80 metri) e non è percorribile da motorhome.
Una valida alternativa è andare da Bursa a Yalova ed imbarcarsi con il mezzo sul traghetto che da Yalova porta direttamente al porto Yenikapi di Istanbul, vicinissimo allo Yenikapi Caravan RV Park. La traversata dura un’ora e trenta minuti. Il traghetto è gestito dalla compagnia IDO . Il tragetto salpa da Yalova ogni due ore a partire dalle 9:45. Noi l’abbiamo preso alle 13:45. Abbiamo acquistato i biglietti direttamente al porto e per due persone più il camper abbiamo pagato 644 TL. Il costo non è proibitivo, 35 Euro circa, e la comodità non ha prezzo. Per un aggiornamento degli orari, delle tariffe e delle condizioni, consultare il sito di IDO. Attenzione, c’è anche un traghetto che fa la rotta Mudanya-Yenikapi. Essendo Mudanya molto più vicina a Bursa, sarebbe ancora più comodo. Sfortunatamente fa servizio esclusivamente passeggeri e non carica veicoli. Quindi, se scegliete di prendere il traghetto, evitate di andare a Mudanya e dirigetevi direttamente a Yalova.
Campeggi e parcheggi
In merito al turismo, l’impressione è che la Turchia stia ancora puntando molto sui tour organizzati, cioè su turisti che si muovono in mega pullman, dormono in hotel e mangiano al ristorante. Il tutto in pacchetti a prezzi convenzionati.
In Turchia il turismo in camper sta ancora muovendo i primi passi. Pochissimi sono i camper locali in circolazione. I turchi che soggiornano in un camping, o sono stanziali, o lo fanno con una tenda. Rarissime volte, da quanto abbiamo potuto constatare, ci soggiornano con un camper o con una roulotte. D’altra parte, anche a livello di turismo straniero, non sono molti i camperisti esteri che visitano la Turchia.
Ne consegue che la Turchia sia poco e male attrezzata a livello di campeggi. Il livello medio è notevolmente inferiore a quello europeo. I campeggi sono pochi e spesso rappresentano un’attivutà secondaria associata ad una primaria che può essere un ristorante o un albergo. Tra l’altro molti dei campeggi segnalati in Google Maps sono riservati alle sole tende (ad esempio il Kaş Evren Camping nei pressi di Kaş). Altri o non sono nella posizione indicata o non esistono (come il Kaş Camping Muca, sempre nei pressi di Kaş). Quindi è necessario fare attenzione quando si sceglie un potenziale posto dove dormire. Meglio fare qualche ulteriore verifica (ad esempio con park4night.com) oppure telefonare, soprattutto se si ha un camper di grandi dimesioni.
Le tariffe variano da campeggio a campeggio, ma, tanto per dare un’indicazione, il prezzo medio per un camper e due persone si aggira intorno alle 300TL (16€).
La corrente elettrica è spesso inclusa nel prezzo, ma alcuni campeggi la caricano a parte. Le prese sono pressoché tutte Schuko, quindi è fondamentale attrezzarsi prima di partire con un adattatore spina Schuko e presa CEE.
Servizi igienici e docce il più delle volte sono fatiscenti, spesso lasciati deperire senza un’adeguata manutenzione (basterebbe veramente poco … ma pare che ciò che si rompe, si debba lasciare rotto).
Idem, o anche peggio, per quanto riguarda i lavelli per i piatti. La pulizia lascia spesso a desiderare.
Non tutti i campeggi hanno uno scarico separato per la cassetta wc, alcuni gestori indicano di scaricarla direttamente nella tazza della toilette. Lo scarico delle acque grigie è pressoché sconosciuto. Se si è attrezzati con un “roll tank”, come noi, è possibile scaricare le acque grigie nelle toilette. Altrimenti si deve trovare uno sterrato o un canale di scolo lungo la strada. A questo proposito, illuminante è quanto ha risposto un gestore alla domanda su dove scaricare le acque grigie: “vai fuori dal campeggio, in quel campo al di là della strada e scarica”.
Il quadro che abbiamo dipinto è un po’ fosco, ma rappresenta la realtà dei campeggi turchi, ovviamente con qualche eccezione. In fase di programmazione di un viaggio, meglio essere consapevoli di ciò a cui si va incontro. Ciò non vuol dire che la Turchia non sia una meta da visitare. Tutt’altro, la Turchia è un paese che merita assolutamente di essere visitato e l’ideale è farlo con il proprio camper, in tutta tranquillità e sicurezza.
Il fatto è che in Turchia si può ridurre al minimo l’uso dei campeggi e, in alternativa, pernottare nei vari parcheggi, gratuiti o a pagamento, a disposizione. In città popolose come Ankara, Bursa e Antalya, abbiamo pernottato in tutta tranquillità e sicurezza in parcheggi a pagamento (con tariffe irrisorie) situati in posizioni strategiche.
Per quanto riguarda il carico dell’acqua, la Turchia non soffre di siccità e lungo le strade sono segnalate fontane o punti acqua dove è possibile rifornirsi. Per lo scarico della cassetta wc, ci sono servizi igienici pubblici. La doccia ed il lavaggio piatti possono essere fatti direttamente sul camper. Per lo scarico delle acque grigie, valgono le considerazioni fatte sopra.
Nei parcheggi dei siti archeologici, generalmente, ai camper è consentito solo il parcheggio diurno ed è vietato quello notturno. Se tentate di pernottare è molto probabile che riceviate una visita della polizia con un invito ad allontanarvi (Efeso, Aspendos, Perge, ad esempio).
Se desiderate passare qualche giorno di relax in un campeggio sul mare e fare vita da spiaggia, le opportunità per farlo sono veramente poche. Di seguito alcune con le nostre considerazioni:
- A Bodrum, in località Gumbet, c’è lo Zetas Camping con accesso alla spiaggia, ma la musica a tutto volume fino a notte fonda proveniente dalle discoteche vicine lo sconsiglia.
- Nella penisola di Datça c’è l’Aktur Camping che sulla carta si presenta come un campeggio meraviglioso ed economico. Peccato che senza prenotazione non ci sia un posto disponibile prima di Ottobre.
- A Oludeniz, la spiaggia è meravigliosa, una lingua di sabbia che si protende tra una laguna ed il mare aperto, con la possibilità di noleggiare lettini ed ombrellone o fare una crociera giornaliera. Il parcheggio dove lasciare il camper è gratuito, parcheggio della moschea, purtroppo dista un chilometro dalla spiaggia libera e un paio di chilometri dalla spiaggia attrezzata, decisamente più bella.
- Prima di Kas, all’Olympos Mocamp, con la D400 che passa tra il campeggio e la spiaggia. Il posto non sarebbe male anche se la spiaggia è strettissima. Noi, dopo aver chiesto una quotazione siamo venuti via. Proprietario che fa i prezzi in base a da dove vieni e che camper hai, servizi, fatiscenti, lavatrice rotta. Meglio lasciar perdere.
- A Demre, all’Andriake Camping, campeggio a qualche decina di metri dal un’ampia spiaggia non attrezzata. NEl campeggio, servizi fatiscenti e mosche molto aggressive.
- A Demre, nella periferia ovest, prima di raggiungere il lago Beymelek. Ci sono tande spiagge con parcheggi dove è possibile fermarsi con il camper. Non sappiamo se è possibile pernottarci (non c’è nessuna indicazione a tale proposito in park4night).
- Ad Antalya. Dal parcheggio dove abbiamo lasciato il camper, attraversando una parte del parco retrostante si arriva all’ascensore che porta in spiaggia, dove è possibile noleggiare lettini.
- A Kizilot, più precisamente al Mavi Cennet Camping. Piccolo ma funzionale. Rialzato rispetto all’arenile, ma con accesso diretto alla spiaggia. Un’oasi di pace. Consigliato.
In conclusione, abbiamo passato 39 notti in Turchia:
- 16 nei campeggi
- 5 in aree sosta camper attrezzate
- 9 in parcheggi giorno e notte a pagamento
- 9 in parcheggi giorno e notte gratuiti
Se dovessomo ritornare ridurremmo senz’altro le notti passate in campeggio.
Carburante
Non abbiamo incontrato alcun problema per quanto riguarda il rifornimento di carburante. La rete di distribuzione dei vari fornitori è molto capillare, soprattutto lungo la costa e nei pressi delle grandi città (a parte a Konya dove nella zona periferica ad est i distributori erano veramente pochi). Il prezzo del diesel (motorin in turco) è variabile da zona a zona e, ovviamente, segue le fluttuazioni internazionali del petrolio. Il costo è superiore a quello della benzina turca, ma inferiore a quello del diesel in Italia. Nei vari rifornimenti che abbiamo effettuato, l’abbiamo pagato da 23,40 TL/litro (1,3 Euro) a 27,40TL/litro (1,52 Euro). Tutti i distributori dove ci siamo fermati hanno accettato la carta di credito. Per quanto riguarda l’ADBlue, non tutti i distributori lo forniscono. Il prezzo di acquisto di 10 litri di ADBlue con tutte le conformità e certificazioni del caso è inferiore ai 15 Euro. Noi con l’ADBlue acquistato in Turchia abbiamo fatto migliaia di chilometri, ma durante il ritorno in Grecia, si è accesa la segnalazione di bassa qualità e abbiamo dovuto integrarlo con ADBlue Basf per far si che, dopo qualche chilometro, la segnalazione sparisse. Non sappiamo quale è stata la causa reale dell’inconveniente.
Gas (GPL)
Se pensate di soggiornare per lunghi periodi in Turchia, l’approvvigionamento del gas potrebbe essere un problema.
Da quanto abbiamo potuto realizzare, le bombole del gas domestiche in Turchia sono più voluminose delle nostre e hanno un attacco a baionetta, non un attacco filettato. Quindi non sono compatibili con i nostri sistemi. Anche se siamo dotati di adattatori per altre tipologie di bombole europee, non c’è nulla da fare. Altra problematica che si può incontrare, quando si cerca una bombola compatibile, è quella della lingua: non è facile far capire ai rivenditori le nostre esigenze, non sono abituati a trattare con camperisti, ma solo con utenti domestici.
Tenete presente che sull’altopiano interno verso ottobre di notte la temperatura si abbassa e accendere per un po’ il riscaldamento non è così inusuale. Tra frigorifero, fornelli e riscaldamento si fa presto a restare a secco.
Fortunatamente, la maggior parte dei distributori di carburante fornisce anche il GPL (LPG o semplicemente Auto Gas), gli attacchi delle pistole di distribuzione del gas sono gli stessi di quelli italiani e i benzinai turchi non hanno problemi a caricare qualsiasi tipo di serbatoio. Quindi sono possibili due soluzioni.
La prima è quella di dotarsi di almeno una bombola ricaricabile. In questo caso si hanno tutte le garanzie di sicurezza e vista la distribuzione capillare del GPL, si può viaggiare tranquilli per mesi.
La seconda, molto controversa per motivi di sicurezza, è quella di dotarsi di un adattatore per poter caricare una bombola standard. Ovviamente con tutte le avvertenze e le controindicazioni del caso. Questo metodo non è consigliato. Se comunque lo usate, a bombola assolutamente vuota, cercate almeno di non superare i 12-13 litri di carico. Tenete presente che gli adattatori di questo tipo che si trovano in commercio, spesso hanno un attacco che è compatibile con le bombole tedesche e non con quelle italiane.
Musei, monumenti e siti archeologici
In Turchia sono tantissimi i musei, monumenti e siti archeologici da visitare. Noi, avendo tempo a disposizione ne abbiamo “spazzolati” tantissimi. In quasi tutti quelli visitati è stato necessario pagare un biglietto di ingresso, in alcuni, rari, solo il parcheggio, in tanti sia l’ingresso che il parcheggio.
C’è la possibilità di acquistare online alcuni pacchetti cumulativi visitando il sito muze.gen.tr . Da un lato si ha il vantaggio di evitare code alla biglietteria e di risparmiare complessivamente sugli ingressi, dall’altro si è vincolati dal tempo di validità. Noi abbiamo preferito non avere vincoli temporali, quindi non abbiamo approfittato di questi Pass.
Nella scheda di ciascun luogo che abbiamo visitato descriviamo cosa abbiamo visto, quindi non ci dilungheremo qui nei dettagli, preferendo dare solo qualche indicazione di massima.
In tantissimi siti archeologici è presente anche un museo, ma i tre musei archeologici veramente imperdibili sono:
- il museo Archeologico di Istanbul
- il museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara
- il museo Archeologico di Antalya
In merito ai siti archeologici greco/romani, quelli che ci sono piaciuti maggiormente sono:
- Afrodisia
- Efeso (anche se sovraffollato)
- Perge
Per ciò che riguarda i teatri:
- Hierapolis (il teatro restaurato da una missione italiana)
- Aspendos (il teatro più impressionante, anche se pesantemente ristrutturato)
Per quanto riguarda la Cappadocia, vi invitiamo a esplorare la sezione dedicata.
In merito alle antiche vestigia ittite, ad Hattusa è necessario lavorare molto con l’immaginazione in quanto non è rimasto molto: gli edifici avevano le fondamenta in pietra e le pareti in legno che, nel tempo, sono state distrutte da incendi e saccheggi. I ritrovamenti più importanti sono stati trasferiti al museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara.
Taxi e mezzi pubblici
Taxi
Anche in Turchia, come da noi, molti tassisti sono refrattari all’uso del tassametro. Prima di salire su un taxi, chiedete di usare il tassametro o, in altrernativa, concordate una tariffa consona alla corsa. Noi abbiamo usato il taxi a Pergamo (due corse con tassametro e due a tariffa concordata), ad Antalya, Bursa e Pammukkale (con tassametro).
Dolmus
Si tratta di minivan o taxi condivisi, molto popolari in Turchia. L’abbiamo usato a Bodrum per andare da Gumbet al centro di Bodrum e viceversa. Ogni corsa 10 TL. Molto comodo ed economico.
Mezzi pubblici
Ad Antalya abbiamo preso il tram rosso dal centro al museo archeologico, pagato con carta di credito. A Istanbul abbiamo acquistato una IstanbulKart ricaricabile che si poteva utilizzare su tutti i mezzi di trasporto pubblico. Ogni corsa costava circa 8 TL a persona e la tessera era ricaricabile nelle fermate della metropolitana o dei tram. Non era necessario avere una tessera individuale: più persone potevano usufruire della stessa tessera.
Telefonia mobile
In Turchia non valgono le regole e le agevolazioni per il roaming dei paesi della Comunità Europea. Se si viaggia in camper, e non si vuole spendere una fortuna utilizzando la propria SIM in roaming, una delle opzioni è fare affidamento agli hot spot WiFi dei campeggi. Questa opzione, purtroppo, prevede una grande limitazione: ci si può connettere solo dove sono disponibili hot spot WiFi, che talvolta sono lenti o hanno un raggio di azione limitato e quando si è in viaggio o si sta visitando un luogo, non sono disponibili. Quindi, se si desidera essere connessi con continuità, è opportuno dotarsi di una SIM locale. I principali operatori di telefonia mobile sono Turkcell, Turk Telecom e Vodafone. Tutti e tre hanno una rete di punti vendita abbastanza capillare, una buona copertura, almeno nella parte occidentale della Turchia, e offrono dei pacchetti per i turisti. Alla frontiera di Ipsala tra Grecia e Turchia, nello stesso edificio del Duty Free c’è, ad esempio un punto vendita Turk Telecom. Noi ci siamo affidati a Turkcell. Abbiamo acquistato un “Welcome Pack” in un punto vendita di Keşan, cittadina a 30 chilometri dalla frontiera. Il Welcome Pack è una soluzione per turisti che include una scheda SIM che ha una validità di per 3 mesi, con 20 GB in Internet e 200 minuti di conversazione per il primo mese. Per richiedere il Welcome Pack è necessario recarsi in uno dei punti vendita muniti di passaporto. Il costo iniziale è di 450 TL. Alla scadenza del primo mese la scheda deve essere rinnovata, in un qualsiasi punto vendita Turkcell, per altri 28 giorni, utilizzando, a scelta, uno dei piani standard di Turkcell a seconda delle esigenze personali di connessione (da 87 a 145 TL) . Per un aggiornamento delle tariffe dei vari piani consultare il sito Turkcell. Si potrebbe rinnovare anche online. Noi per sicurezza l’abbiamo fatto in un negozio.
Alimentari, supermercati e ristoranti tipici
Minimarket si trovano un po’ ovunque. Dispongono del pane e di altri articoli fondamentali. Alcuni hanno la licenza per vendere anche la birra. Generalmente sono carenti per quanto riguarda la frutta e la verdura. L’ideale per frutta e verdura sono i mercati. Noi abbiamo provato quello coperto stanziale di Ankara (39°56’24.3″N 32°51’30.4″E) e quelli con bancarelle all’aperto di Ihlara (parcheggio dietro la moschea) e Bursa (vicino alle complesso tombale di Muradiye). Tutti con ottimi prezzi.
Supermercati più grandi sono disponibili nei pressi dei grandi centri urbani. Una delle catene più grandi e famose della Turchia è quella dei supermercati Migros divisi in 5 categorie: dai piccoli minimarket (Migros Jet) ai grandi supermercati (5M Migros), nei grandi centri urbani, che offrono una gamma molto vasta di prodotti, alimentari e non. La cosa interessante è che i prezzi sono uguali in qualsiasi punto vendita, piccolo o grande che sia.
Per noi italiani, generalmente, i prezzi dei prodotti turchi sono convenienti. I prodotti di importazione, al contrario, costano molto di più che da noi.
Per chi ha allergie o intolleranze alimentari il problema sono le etichette dei prodotti, generalmente scritte solo in turco. Ci si può servire di una app per tradurre, ma non si sa se tutti gli ingredienti del prodotto sono indicati nell’etichetta (ad esempio conservanti e coloranti). Alcuni prodotti non sono disponibili. Ad esempio, non abbiamo trovato latticini (latte, burro, formaggi) senza lattosio. A proposito di formaggi, a noi sembravano quasi tutti delle variazioni della feta, ma forse è dovuto solo alla nostra ignoranza in materia.
In merito ai ristoranti, le indicazioni che possiamo dare sono veramente poche in quanto, per tutte le allergie ed intolleranze alimentari di Elisabetta, ne abbiamo provati pochissimi. Ne citiamo due dove, a nostro parere, vale la pena fermarsi per pranzo o per cena, per le specialità che offrono:
- SEDEF a Goreme (38°38’37.4″N 34°49’51.4″E). Cucina a vista, pulitissima. Prezzi buoni per Goreme. Inglese fluente alla reception. Specialità: Testi Kebab, ovvero il Kebab cotto in una piccola giara di terracotta.
- İSKENDER ® Tarihi Ahşap Dükkan a Bursa (40°10’56.9″N 29°04’07.5″E) Dove è stato inventato l’Iskender Kebab. Se si vuole provare l’Iskender Kebab, piatto tipico di Bursa, ma non solo, cosa c’è di meglio dell’originale?
Altro piatto turco che si può gustare un po’ ovunque è il Gozleme, una sorta di piadina farcita di patate o di formaggio o di spinaci. Ottimo per un pranzo veloce.
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Splendide terrazze di travertino e rovine romaneNel 1988, l'Unesco ha incluso Hierapolis e Pamukkale nell'elenco dei luoghi Patrimonio dell’Umanità. Sgorgate dalle sorgenti calde situate su un pendio alto 200 metri, le acque cariche di calcite hanno creato un...
Pasabaglari (Cappadocia)
I camini delle fatePasabaglari è uno dei due siti più rappresentativi dei camini delle fate. L'altro è Peri Bacalari. Entrambi assolutamente da non mancare.PASABAGLARI IN MOTORHOME . Dove pernottare o parcheggiare Il sito è provvisto di un ampio parcheggio gratuito...
Pergamo
L'Atene d'OrienteNel 2014, l'Unesco ha incluso Bergama (Pergamo) nell'elenco dei luoghi Patrimonio dell’Umanità. Era considerata l'Atene d'Oriente per la sua magnificenza, ma le rovine visibili oggi sono, a nostro modesto parere, sopravvalutate rispetto a quelle di...
Perge
Splendida città dell'antica PamfiliaDalle rovine di questa città si ha un’idea della grandezza ed eleganza che doveva avere nel suo periodo di massimo splendore, durante l'impero romano. Si ha proprio la sensazione di percorrere le vie di una grande città...
Peri Bacalari (Cappadocia)
I camini delle fatePeri Bacalari è uno dei due siti più rappresentativi dei camini delle fate. L'altro è Pasabaglari. Entrambi assolutamente da non mancare.PERI BACALARI IN MOTORHOME . Dove pernottare o parcheggiare Il sito è provvisto di un ampio parcheggio a...
Saruhan Kervansaray (Cappadocia)
Il caravanserraglio dei DervisciSaruhan Kervansaray è un caravanserraglio situato sulla D300, a pochi chilometri da Avanos in direzione di Kayseri, noto per la cerimonia dei Dervisci rotanti, che viene eseguita ogni sera.SARUHAN KERVANSARAY IN MOTORHOME . Dove...
Side
Il Tempio di ApolloSide è una bella cittadina costiera della Turchia situata nella regione di Antalya, famosa per le rovine romane e l'atmosfera turistica.SIDE IN MOTORHOME . Dove pernottare o parcheggiare Noi abbiamo pernottato nell'Otopark di Side che si trova ai...
Soganli (Cappadocia)
Chiese rupestri in vallate nascosteSi tratta di un tesoro nascosto, un villaggio abbandonato alla confluenza tra due vallate. Le conformazioni di questo territorio ricordano sia i paesaggi rocciosi caratteristici della Cappadocia, sia le chiese rupestri della valle di...
Sultanhani
Il caravanserraglio ristrutturatoSultanhani è un caravanserraglio tra Konya e Aksaray, situato al centro della località omonima, che si è sviluppata intorno al caravanserraglio. Pesantemente ristrutturato, merita comunque una visita, ma ha perso un po' del fascino di...
Uchisar (Cappadocia)
Il castello incantatoLo splendido castello di Uchisar è uno dei luoghi più iconici della Cappadocia, insieme ai camini delle fate. Si vede da chilometri di distanza, stagliarsi isolato nel cielo. Da qui si gode di una vista a tutto tondo della regione circostante. Non...
Zelve (Cappadocia)
Museo a cielo apertoZelve è una valle con un grande insediamento rupestre abitato fino al 1952. Dal 1960 Zelve è uno dei due musei a cielo aperto della Cappadocia. L'altro è quello di Goreme molto più affollato. Entrambi assolutamente da non mancare.ZELVE IN MOTORHOME...