Pergamo

L’Atene d’Oriente

Nel 2014, l’Unesco ha incluso Bergama (Pergamo) nell’elenco dei luoghi Patrimonio dell’Umanità. Era considerata l’Atene d’Oriente per la sua magnificenza, ma le rovine visibili oggi sono, a nostro modesto parere, sopravvalutate rispetto a quelle di altri siti quali Efeso e Afrodisia. Comunque, Pergamo rappresenta sempre un sito archeologico di primaria importanza, anche se il meglio dei ritrovamenti è esposto nel famoso museo di Berlino.

PERGAMO IN MOTORHOME

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Dove pernottare

Noi abbiamo pernottato nel Bergama Caravan Camping che si trova all’ingresso della città sulla D240. Per valutare alternative, consultare park4night.com.

Dove parcheggiare

Se non si usufruisce del Camping, Bergama non offre grandi alternative per il parcheggio, soprattutto si si ha un camper di grandi dimensioni. Il sito archeologico dell’Acropoli è dotato di un piccolo parcheggio, sconsigliato per camper di grandi dimensioni. Tra l’altro la strada per arrivare all’ingresso dell’Acropoli è veramente molto stretta. Anche il parcheggio davanti alla cabinovia che porta all’Acropoli è molto piccolo ed è pieno di pullman dei tour organizzati che non riescono a salire fino all’ingresso dell’acropoli. Le uniche due possibilità sono il grande parcheggio gratuito a fianco della Sala Rossa e l’ampio parcheggio a pagamento di fronte all’ingresso dell’Asklepion, entrambi sterrati. Comunque, suggeriamo di consultare park4night.com per valutare altre possibilità.

Come muoversi

Dovunque si parcheggi o si campeggi, il mezzo ideale per muoversi in Bergama è il taxi, tenendo presente che i quattro luoghi che meritano una visita sono abbastanza distanti tra loro: Acropoli e città media, Sala Rossa, Museo Archeologico e Asklepion.
Noi abbiamo preso un taxi dal campeggio all’ingresso dell’acropoli (decisamente più conveniete che prendere un taxi fino alla cabinovia e salire all’acropoli con la cabinovia). Abbiamo visitato la città alta e la città media all’interno della collina dell’Acropoli poi, usciti dall’Acropoli, siamo scesi a piedi fino alla Sala Rossa. Dalla Sala Rossa abbiamo preso un taxi fino al Museo Archeologico, che si trova in centro città, e poi un taxi fino all’Asklepion, che si trova in una zona decentrata. Infine abbiamo preso un ulteriore taxi per tornare al campeggio. Se si è al campeggio si può chiedere al gestore di chiamare un taxi e poi farsi dare il numero telefonico dal tassista per chiamarlo quando ci si deve spostare. Noi abbiamo fatto così e l’abbiamo trovato molto comodo.

Ingresso

Ognuno dei luoghi di interesse ha il proprio ticket di ingresso. Il costo del biglietto per entrare nell’Acropoli è di 100 TL e dà accesso sia alla città alta, l’Acropoli propriamente detta, sia alla città media. Il costo del biglietto di ingresso della Sala Rossa è di 20 TL.  Il costo del biglietto di ingresso al Museo Archeologico è di 20 TL. Infine il costo del biglietto di ingresso all’Asklepion è di 90 TL.
Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti consultare il sito ufficiale muze.gov.tr

Un po’ di storia

Pergamo visse un periodo di grande splendore sotto la dinastia degli attalidi, che ebbe come primogenito Eumene I, nipote di Filetero, un eunuco nominato da Lisimaco amministratore di Pergamo. Eumene I rese Pergamo indipendente dal potere dei seleucidi nel 263 a.C. Il suo successore Attalo I nel 238 a.C. diventò il primo monarca di Pergamo e saldò una grande amicizia con Roma. Ad Attalo I successe nel 197 a.C. Eumene II che continuo la collaborazione con Roma. Durante il suo regno si costruì il famosissimo altare di Zeus, ora conservato a Berlino. I regni di Attalo I e Eumene II rappresentano il periodo di maggior splendore ellenistico di Pergamo. I successori di Eumene II continuarono l’opera di ampliamento e abbellimento di Pergamo fino a quando Attalo III non cedette il regno a Roma nel 133 a.C. Seguirono due secoli di decadenza per Pergamo fino a quando con Traiano prima e Adriano poi, la città non tornò a risplendere, questa volta di “romanità”.

Cosa abbiamo visto

Come già accennato i luoghi da visitare sono quattro: l’Acropoli con la città media, la Sala Rossa, il Museo Archeologico e l’Asklepion. Se il tempo è tiranno o siete stanchi dopo aver visitato l’Acropoli e la città media, saltate il Museo Archeologico, ma visitate assolutamente l’Asklepion. Nella mappa sottostante si può vedere dove sono posizionati i quattro luoghi che è interessante visitare a Bergama. Vediamoli nel dettaglio.

La mappa del siti da visitare a Bergama (immagine Google Earth)

L’ACROPOLI E LA CITTÀ MEDIA

La città alta

La città di Pergamo si sviluppava su tre livelli. Sopra una collina alta 330 metri si ergeva l’Acropoli. Su uno dei pendii della collina fu costruita la cosiddetta città media. Infine ai piedi della collina troviamo la città bassa con la Sala Rossa.
Appena entrati nell’Acropoli, in cima alla scalinata di ingresso, sulla sinistra si trovano le rovine dell’Heroon, il santuario dedicato al culto degli eroi. Proseguendo verso la cima, sulla sinistra ci sono le rovine del grande recinto che racchiudeva il tempio di Atena, a nord del quale ci doveva essere la biblioteca, sulla destra le rovine del palazzo reale. Dirigendosi verso il punto più a nord dell’Acropoli si arriva agli arsenali e, dai resti delle mura, si può vedere il bacino Kestel Baraji retrostante, che fungeva da riserva di acqua per la città. Tornando indietro, nel punto più alto dell’Acropoli svettano le rovine del tempio di Traiano costruite su un terrazzamento artificiale molto interessante, con il suo alto muro di contenimento e una gigantesca struttura sotterranea caratterizzata da un sistema di gallerie con copertura a volta. Da qui, sul lato ovest dell’Acropoli si raggiunge il teatro, costruito in epoca ellenistica con una capacità di 10.000 persone e gradinate tra le più ripide dell’antichità. Scendendo dalle gradinate verso il palcoscenico, a nord del teatro si trova il tempio dedicato a Dioniso. Risalendo le gradinate, mantenedosi sul lato ovest dell’Acropoli si arriva alle fondamenta dell’altare di Zeus, ora a Berlino, e all’agorà superiore. A parte il tempio di Traiano e il teatro, per cogliere il resto è necessario far lavorare molto l’immaginazione. I resti della biblioteca sono indistinguibili. Del palazzo reale rimangono solo fondamenta parziali, come dell’arsenale. Anche dell’agorà superiore non rimane molto.

L’Heroon

Il recinto di Atena

Il teatro

Il teatro visto dal palcoscenico

Il tempio di Dionisio

Il teatro di Dionisio dall’alto

Il tempo di Traiano

Il tempo di Traiano

Il tempo di Traiano

Il tempio di Traiano

La statua di Adriano

Il tempio di Traiano

La struttura a volta del terrazzamento

La struttura a volta

La struttura a volta

La struttura a volta

La base dell’altare di Zeus

Il bacino a nord dell’Acropoli

La città media

Dall’agorà superiore si può prendere un sentiero in parte lastricato e scendere verso la città media per visitare l’Edificio Z, dove sono conservati notevoli mosaici, il tempio di Demetra, il Ginnasio superiore con il tempio di Era Basilea, il Ginnasio medio e il Ginnasio inferiore, con le mura e le torri di contenimento. Infine dare un’occhiata alla casa di Attalo. Dell’agorà inferiore rimane ben poco. Dalla città media si può scendere fino ad un’uscita a tornelli per lasciare il sito archeologico e immergersi nei vicoli della città vecchia fino a raggiungere la Sala Rossa.

Il sentiero verso la città media

Il tempio di Demetra

L’edificio Z

I mosaici dell’edificio Z

I mosaici dell’edificio Z

Particolare del mosaico

I mosaici dell’edificio Z

Ginnasio superiore e tempio di Era

Ginnasio medio

Ginnasio inferiore

Muro di contenimento ginnasio inferiore

Mosaico casa di Attilo

LA SALA ROSSA

La Sala Rossa, conosciuta anche come Basilica Rossa o Serapeo (in turco Kızıl Avlu) è un monumentale tempio posizionato nella cosiddetta città bassa, ai piedi dell’acropoli. La sua costruzione risale all’impero romano, molto probabilmente sotto Adriano. Si pensa che il tempio fosse dedicato al culto degli dei egizi, in particolare Serapide. L’edificio enorme, faceva parte di un complesso sacro ancora più grande: un immenso recinto sacro o Temenos, lungo 270 m e largo 100 m, circondato da muri di pietra alti almeno 13 metri. Purtroppo la maggior parte del Temenos è stata distrutta tempo fa. Ad oggi rimangono solo frammenti delle mura colossali. L’intero complesso era stato costruito direttamente sul fiume Selinus sopra una sorta di immenso ponte per incanalare il fiume attraverso due canali sotto il tempio. Per quel tempo, è stata un’opera di grande ingegneria. Oggi si possono visitare le rovine del tempio principale, la Sala Rossa, e una delle rotonde laterali, quella a sud, mentre l’altra rotonda laterale, quella a nord, è utilizzata come moschea.

La pianta del Temenos
(dalla brochure ufficiale del sito)

La Sala Rossa vista dall’Acropoli

La Sala Rossa e la Rotonda a sud

La Sala Rossa

Il lato sud

La Sala Rossa e le due Rotonde

Vista interna della Sala Rossa

Vista interna della Sala Rossa

Interno della Rotonda a sud

IL MUSEO ARCHEOLOGICO

Il piccolo Museo Archeologico è situato nel centro della città lungo la via centrale Cumhuriyet Cd. Il museo ha una pianta quadrata con una lunga galleria che circonda sui quattro lati un cortile interno. A fianco di uno dei lati c’è la sala etnografica. L’esposizione non si limita alla galleria ma prosegue sia nel cortile interno sia in quello esterno. Nel museo sono esposti reperti ritrovati sià nei siti archeologici della città sia in siti del territorio circostante. Di interesse la statua dell’imperatore Adriano ed il mosaico sotto la statua. Come già detto, i ritrovamenti più significativi dell’antica e magnificente Pergamo sono esposti a Berlino.

Il museo archeologico di Bergama

Reperti del museo

In fondo alla galleria, la statua di Adriano

Il mosiaco sotto la statua di Adriano

Reperti del museo

La sala etnografica

ASKLEPION

L’Asklepion è una sorta di centro di cura fondato nel IV secolo a.C. fuori dall’Acropoli, dedicato al dio della medicina Asclepius (l’Esculapio dei romani). I resti che vediamo oggi fanno parte di una risistemazione avvenuta in epoca romana nel II secolo d.C.

Dall’ingresso del sito archeologico si percorre una parte della strada sacra, via Tecta, un percorso monumentale con colonnati che fiancheggiavano la strada lastricata. Alla fine della via sacra si arriva al propileo che dava accesso al santuario. Qui pare venissero selezionati i malati. Poiché nel centro vigeva la regola che non si poteva morire, l’accesso era negato ai malati più gravi. Oltrepassato il propileo si accede al santuario. A destra del propileo doveva esserci una biblioteca. Sulla sinistra si innalzava il tempio di Asclepio, a pianta circolare che richiamava il Pantheon. Ora si può vedere solo la pianta poiché il tempio è andato completamente distrutto. Proseguendo verso sinistra si accede alle rovine di quello che era il centro di cura, un edificio a due piani di forma circolare. Il piano inferiore è ben conservato e ci si può accedere anche attraverso un lungo tunnel che parte dalla zona centrale del santuario. Uscendo dal tunnel, dal lato opposto del centro di cura, di fronte si ha il porticato nord abbastanza per conservato con i resti di colonne ioniche e corinzie. Alla sinistra di questo porticato c’è il teatro molto ben conservato, dove si allestivano spettacoli a scopo terapeutico. Il teatro poteva contenere fino a 3.500 persone.

Per poter apprezzare meglio come era strutturato l’Asklepion un’immagine dall’alto è l’ideale. Qui sotto riportiamo un’immagine scaricata dal sito della Direzione Generale del Beni Culturali e dei Musei della Turchia, che ne detiene la proprietà.

La pianta dell’Asklepion

Via Tecta verso l’Acropoli

Via Tecta verso il santuario

Centro di cura

Centro di cura

Il tunnel

Il porticato nord e il teatro

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