Istanbul

La Roma d’Oriente

Istanbul è una città enorme che si estende per chilometri sulle due rive del Bosforo. Fortunatamente quasi tutte le maggiori attrazioni turistiche sono concentrate nel centro e sono facilmente accessibili a piedi o con i mezzi pubblici.

ISTANBUL IN MOTORHOME

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Dove pernottare o parcheggiare

Noi abbiamo pernottato allo Yenikapi Caravan RV Parking. Pensiamo sia il posto migliore dove pernottare e lasciare il camper per visitare la città. Attenzione, in alcuni periodi potrebbe essere sovraffollato.

Come muoversi

Noi ci siamo mossi a piedi, in metropolitana, in tram. A Istanbul si cammina tanto, sia per andare alla fermata del tram o della metropolitana, sia per spostarsi da un luogo di interesse ad un’altro. Abbiamo evitato i taxi poiché in alcuni incroci e strade della città gli ingorghi fanno perdere tantissimo tempo. Per usufruire dei mezzi pubblici è necessario dotarsi di una “istanbul kart” che si può acquistare in qualsiasi fermata di mezzi pubblici. La carta va ricaricata all’occorrenza euna stessa carta può essere utilizzata contemporaneamente da più persone. Nell’immagine qui sotto le fermate del tram e della metropolitana più vicine al parcheggio camper.

Le fermate della metropolitana e del tram (immagine Google Earth)

Cosa abbiamo visto e fatto

Ad Istanbul c’è tantissimo da vedere e, necessariamente, bisogna fare una selezione in base al tempo, agli interessi, nonché all’accessibilità dei luoghi che intendiamo visitare. Noi abbiamo scelto di concentrarci sui monumenti e luoghi più importanti intorno alla piazza Sultanahmet e poi estendere la visita, via via, a quelli più decentrati.
Intorno alla piazza abbiamo visitato: Santa Sofia, la Moschea Blu, la Basilica Cisterna, il Museo Archeologico, il Topkapi.
Nell’immediato intorno del centro: la Moschea di Solimano, il Gran Bazaar, il Bazaar delle Spezie e la Cisterna di Teodosio.
Più in là: il quartiere oltre il Corno d’Oro, con la torre di Galata, Istiklal Cd. e piazza Taksim, e le altre moschee, più decentrate.
Purtroppo durante la nostra permanenza alcuni luoghi di interesse, o parti di essi, erano chiusi, per restauro o per altri motivi.

 Cosa non abbiamo visto o fatto

Non abbiamo visto o visitato:

  • Binbirdirek Sarnici. La cisterna delle mille colonne. Chiusa di domenica (e chiusa nel periodo della nostra visita ad Istanbul perché stavano girando un film)
  • San Salvatore in Chora. Chiusa perché la stanno trasformando in moschea.
  • I mosaici di Santa Sofia nelle gallerie superiori. Inaccessibili visto che è stata trasformata in moschea.
  • La tombe del complesso di Santa Sofia. In restauro.
  • L’interno della Moschea Blu. In restauro.
  • Il padiglione dell’Antico Oriente nel Museo archeologico. Chiuso per restauro.
  • Alcuni edifici del Topkapi. In restauro.
  • Interno della torre di Galata (175 TL). Mancanza di interesse. Vista solo all’esterno.
  • Il palazzo Dolmabahce. Mancanza di interesse, tra l’altro, carissimo.

Abbiamo lasciato per una prossima visita a Istanbul:

  • Crociera sul Bosforo
  • Chiesa della Theotokos Pammacaristos
  • Eyüp Sultan Cami
  • I mosaici del Grande Palazzo

Mappa del centro di Istanbul (immagine Google Earth)

SANTA SOFIA

È il capolavoro assoluto dell’architettura bizantina. Quella che vediamo oggi è la terza chiesa costruita sulla stessa area. La prima era stata commissionata da Costantino II e inaugurata nel 360 d.C., la seconda era stata commissionata da Teodosio II. Consacrata nel 415, fu distrutta durante la rivolta popolare del 532 durante il regno di Giustiniano. Sedata la rivolta, l’imperatore commissionò la costruzione di una nuova chiesa monumentale agli architetti e matematici Antemio di Tralle e Isidoro di Mileto. Le caratteristiche che la resero unica per quel tempo furono le dimensioni enormi e la struttura innovativa, con una grande cupola rotonda accompagnata da una navata centrale a pianta rettangolare. In 5 anni la chiesa fu completata. Pensate solo ai mezzi che avevano 1500 anni fa per progettare e costruire un edificio con questa struttura e queste dimensioni. La cupola centrale, molto pesante e piatta, purtroppo, crollò durante il terremoto del 558. I lavori di ricostruzione furono affidati a Isidoro da Mileto il Giovane, nipote del precedente, che utilizzò materiali più leggeri, innalzò la cupola di 6 metri e aprì sulla cupola una serie circolare di finestre per alleggerirla ulteriormente, conferendo all’edificio la configurazione che vediamo oggi. La navata centrale misura 61 metri per 75, la cupola è alta 55 metri, ha un diametro di circa 32 metri ed è sostenuta da 4 grandi colonne. L’interno è immenso e spettacolare per la commistione tra elementi islamici e cristiani.
Il complesso di Santa Sofia è enorme e non comprende solo la basilica. Per rendersene conto è interessante fare un giro perimetrale all’esterno del complesso percorrendo Caferiye Sk, poi Soğuk Çeşme Sk., una via pedonale molto interessante e caratteristica, fino alla porta imperiale del Topkapi, quindi Kabasakal Cd per tornare in piazza Sultanahmet.

La storia

  • dal 537 al 1204. Cattedrale bizantina
  • dal 1204 al 1453. Catterdale cattolica
  • dal 1453 al 1931. Moschea mussulmana
  • dal 1935 al 2020. Museo
  • dal 2020. Moschea mussulmana

I mosaici
Con la trasformazione del Museo in Moschea, gli unici mosaici visibili sono quelli “esterni”. Quello del nartece sopra la Porta Imperiale, raffigurante il Cristo Pantocratore con Leone VI ai suoi piedi, e il Mosaico dell’Offerta sopra la Porta Vestibolo, raffigurante la Madonna con in braccio Gesù e, ai lati, gli imperatori Costantino e Giustiniano. Il mosaico absidale, raffigurante la Madonna con in braccio Gesù, è stato coperto da veli, come quello dell’Arcangelo Gabriele. Non si possono più vedere i mosaici sulle pareti delle gallerie superiori sopra le navate laterali, in quanto non si può più accedere alle gallerie.

Per completezza, abbiamo riportato anche alcune foto che avevo scattato con un vecchio cellulare nel 2015, durante un viaggio di lavoro ad Istanbul per seguire una conferenza. Per ulteriori dettagli e vedere qualche ulteriore immagine dei mosaici delle gallerie, consultare it.wikipedia.org/.

Mosaico del Cristo Pantocratore nel nartece (foto 2015)

Visione dalla galleria (foto 2015)

Mosaico dell’Arcangelo Gabriele, ora coperto (foto 2015)

Mosaico Absidale, ora coperto (foto 2015)

Mosaico nella galleria superiore, non visibile (foto 2015)

Mosaico nella galleria superiore, non visibile (foto 2015)

Mosaico nella galleria superiore, non visibile (foto 2015)

Tombe dei Sultani (foto 2015)

Tombe dei Sultani (foto 2015)

Tombe dei Sultani (foto 2015)

TOPKAPI

La costruzione del Topkapi fu commissionata dal sultano Maometto II  inizio nel 1459 e durò circa un decennio. Il complesso comprendeva il muro di cinta e alcuni padiglioni. Nei tre secoli successivi il complesso subì ampliamenti e restauri. Furono aggiunti altri padiglioni ancora più elaborati dei precedenti dal punto di vista architettonico, fino ad arrivare allo straordinario complesso di edifici e cortili visibile oggi. Nel 1924 fu trasformato in museo.
Di seguito la nostra esperienza.
Per entrare nel complesso è necessario acquistare il biglietto di ingresso. Ci sono due possibilità: con 320 TL si ha accesso al palazzo e a Santa Irene, con 420 TL si ha accesso al palazzo, all’harem e a Santa Irene. Accanto alla biglietteria tradizionale, con code, ci sono delle biglietterie automatiche dove è possibile acquistare più velocemente il biglietto con la carta di credito. Martedì è il giorno di chiusura. Il nostro consiglio è di acquistare il biglietto cumulativo, come abbiamo fatto anche noi per vedere anche l’harem.
L’accesso al primo cortile avviene attraverso la Porta Imperiale (Bâb-ı Hümâyûn), posto in una piazza situata in fondo al lato destro di Santa Sofia. Da notare nella piazza la fontana di Ahmed III, molto fotogenica. Si percorre primo cortile tenendo la basilica di Santa Irene sulla sinistra, fino a raggiungere le biglietterie. Poi si entra nel complesso vero e proprio attraverso la Porta del Saluto o Porta di Mezzo (Orta Kapı). Il complesso è molto affollato, sia di turisti, sia di scolaresche, comunque gli spazi sono ampi ed è possibile godersi i vari padiglioni del complesso senza particolari problemi. Belle le vedute del Bosforo e del Corno d’Oro dalle terrazze. Se c’è coda, è assolutamente da evitare la visita alla sala delle reliquie, a meno di non essere credenti. La coda è molto lenta e le reliquie sono poche ed esposte male. Una perdita di tempo. Visitiamo altre sale dove sono esposte armi, gioielli e orologi. Le sale del tesoro purtroppo sono in restauro. Quindi entriamo nell’harem, forse la parte più significativa del complesso. Ci sono ambienti molto interessanti rivestiti di bellissime maioliche. Conclusa la visita all’harem, passiamo a visitare le cucine, dove stranamente è vietato fotografare e fare riprese video. Da ultimo andiamo a vedere Hagia Irene (Santa Irene) la grande basilica bizantina posta fuori dal palazzo, ma all’interno del perimetro delle mura. Dall’esterno l’edificio è molto imponente e architutturalmente interessante. Dentro, una delusione. Mai visto un edificio monumentale tenuto in quel modo. Quasi tutto chiuso o impacchettato con guano dappertutto.

Per ulteriori dettagli sul Topkapi visitare:
muze.gen.tr
it.vikipedia.org

La fontana di Ahmed III e le mura esterne

La fontana di Ahmed III

La Porta Imperiale

La Porta del Saluto

La Porta del Saluto vista dal secondo cortile

Le cucine viste dal secondo cortile

I padiglioni

Harem

Santa Irene

CISTERNE

Basilica Cisterna

La Basilica Cisterna (Yerebatan Sarnici, letteralmente palazzo sommerso) fu fatta costruire da Giustiniano su una preesistene struttura risalente al periodo dell’impero di Costantino. È impressionante. Si tratta di un immenso vano sotterraneo rettangolare (140 metri per 70 metri) sorretto da 336 colonne in stile dorico e corinzio, alte 9 metri, disposte in 12 file. Due teste di Gorgone, probabilmente materiale di recupero, fanno da base a due colonne. I muri perimetrali hanno uno spessore di 4 metri. Recentemente restaurata, la cisterna è stata dotata di un nuovo impianto di illuminazione che ne risalta la magnificenza. Alcune istallazioni di arte contemporanea, armoniosamente integrate, ne arricchiscono la visione.
Il biglietto di ingresso costa 190 TL. Essendo uno dei luoghi assolutamente da visitare a Istanbul, ci sono lunghe code per entrare. Si consiglia di visitarla in prima mattinata o nel tardo pomeriggio, quando le code per entrare sono ridotte e le passerelle interne meno affollate.
Appena si entra, dall’alto, si può ammirare tutta la grandiosa magnificenza di questa struttura, scendendo le scale si arriva a livello della base e si possono percorrere le passerelle che conducono alla due teste di Gorgone e vedere le varie istallazioni moderne. Semplicemente spettacolare, da non perdere. Foto e video a ripetizione.

Şerefiye Sarnıcı (Cisterna di Teodosio)

Questa cisterna è situata tra Piyer Loti Cd., Dostluk Yurdu Sk. e Boyacı Ahmet Sk. Si pensa che fu edificata durante l’impero di Teodosio II, quindi sarebbe più antica della Basilica Cisterna. Più piccola di quest’ultima, ha  una pianta rettangolare (24 per 40 metri) con un soffitto di 11 metri, con 45 volte, sorretto da 32 colonne con capitelli in stile corinzio. I muri perimetrali hanno uno spessore di 2,5 metri.
Non è visitabile, o meglio, è visitabile solo se si assiste ad uno spettacolo di luci e suoni di circa 10 minuti, che si svolge all’interno (180 TL). Molto scenografica.

IL MUSEO ARCHEOLOGICO

È uno dei tre musei archeologici più importanti della Turchia. Gli altri sono quello di Antalya e quello di Ankara. È situato in una posizione defilata accanto al lato destro del Topkapi. Per arrivarci è necessario percorrere Alemdar Cd. fino alle mura esterne del complesso, attraversarle entrando nel parco e seguire le indicazioni. Il museo è una delle mete assolutamente da non perdere, se si ama l’archeologia. Contiene una preziosa collezione di reperti ellenico romani provenienti da diversi scavi in Turchia. La sezione più impressionante è quella dei sarcofaghi, che contiene due pezzi eccezionali.
Il primo, e più famoso, è il sarcofago del re di Sidone Abdalonymos, vassallo di Alessando Magno, un capolavoro in marmo bianco, perfettamente conservato. Precedentemente si pensava che fosse, addirittura ma erroneamente, il sarcofago di Alessando Magno.
Il secondo è il Sarcofago di Sidamara, scoperto circa 140 anni fa nella città di Sidamara, oggi Ambar. Anche questo meraviglioso.
Purtroppo durante la nostra visita era chiuso il padiglione dedicato all’Antico Oriente, contenente reperti sumerici, babilonesi ed ittiti.

Sarcofago di Abdalonymos

Sarcofago di Sidamara

Sarcofago della Donna in lutto

Altri reperti

I BAZAAR

I baazar più famosi e visitati di Istanbul sono tre: il Gran Bazaar, il Bazaar delle Spezie e l’Arasta Bazaar. Nelle vie adiacenti ai primi due ci sono vari mercati all’aperto.

Gran Bazaar

Kapalicarsi, il Gran Bazaar, è un luogo iconico di Istanbul. Non si può non visitarlo, ma, tutto sommato, almeno per noi, è stato abbastanza deludente. Caro rispetto ai bazaar di altre città, con merce che si discosta poco da quella delle bancarelle esterne, a parte il corridoio principale dedicato alle gioiellerie e la zona degli antiquari, velenosa per quanto è cara. Tanta gente lungo i corridoi, poca nei negozi.

Bazaar delle Spezie

Mısır Çarşısı, il Bazaar delle Spezie, detto anche Bazaar Egiziano è  situato in una lunga galleria ad elle, vicino al ponte sul Corno d’Oro nei pressi di Eminonu. Ha perso un po’ della caratteristica di un tempo. Ormai i negozi di spezie sono inframezzati con gioiellerie e negozi di dolci. Molto più fotogenico del Gran Bazaar.

 

Arasta Bazaar

Si tratta di un piccolo bazaar, o meglio di una via (Kabasakal Cd.) trasformata in bazaar, parallela al lato posteriore della Moschea Blu. Ci si passa se dall’area camper si va a piedi in piazza Sultanahmet percorrendo Kennedy Cd. e poi Kucuk AyaSofya Cd. Negozi con pezzi importanti si alternano a negozi di souvenir dozzinali. Prezzi elevati.

 

MOSCHEE

Oltre alla moschea Blu e a quella di Solimano, assolutamente da non perdere, ci sono altre moschee interessanti da visitare, che rappresentano i vari periodi storici dell’architerrura ottomana. Qui di seguito un breve elenco delle moschee che abbiamo visitato.

Mappa delle moschee (immagine Google Earth)

La Moschea Blu

La Sultanahmet Cami, conosciuta come Moschea Blu, è uno dei capolavori dell’arte turca. Deve l’appellativo di Moschea Blu alla decorazione in piastrelle blu che riveste le pareti interne. Fu commissionata dal sultano Ahmet e costruita dal 1609 al 1616 dall’architetto Mehmet Aga. È l’unica moschea ad avere sei minareti. Al tempo della nostra visita era in fase di restauro sia all’interno, sia all’esterno. Fuori era completamente impacchettata, dentro l’accessibilità era estremamente ridotta. Purtroppo non abbiamo immagini per documentare questa meraviglia. Solo una foto da lontano e un paio di foto dell’esterno scattate nel 2015. Per ulteriori dettagli, vi rimandiamo a en.wikipedia.org/.

Moschea Blu (foto del 2015)

Moschea Blu (foto del 2015)

La Moschea di Solimano

Suleimaniye Cami è uno dei capolavori del più grande architetto turco: Mimar Sinan, che la progettò ispirandosi a Santa Sofia. Fu edificata durante il regno di Solimano il Magnifico (1520-1566) su uno dei colli di Istanbul. Ha dimensioni enormi: la cupola centrale misura 53 metri di altezza e 26 di diametro. la semicupola tra il mihrab e la porta della Mecca misura 40 metri di altezza e 23 di diametro. Il sostegno della copertura è affidato a 4 massicci pilastri. 4 sono pure i minareti della moschea. L’interno è semplice, elegante e austero. Del complesso fanno anche parte altri edifici, tra cui una madrasa e l’hamam, e le tombe, visitabili, del sultano Solimano il Magnifico e sua moglie Roxelane.

Fatih Cami

Fatih Cami, situata in Fevzi Paşa Cd., più che una moschea era, e rimane tutt’oggi, un complesso di edifici religiosi e civili, senza precedenti. Fu costruito ad Istanbul nel periodo 1463-1470 su commissione del sultano Fatih Mehmed e rappresenta il primo progetto monumentale della tradizione architettonica imperiale ottomana. La moschea originaria fu completamente distrutta dal  terremoto del 1766. La moschea attuale fu completata nel 1771 sotto il sultano Mustafa III su progetto dell’architetto Mehmed Tahir Ağa. Il complesso, circondato da mura, è molto articolato. Il giardino interno è un’oasi di spiritualità e tranquillità nel trambusto della grande metropoli. Merita una visita. Per ulteriori dettagli consultare en.wikipedia.org/.

Rüstem Paşa Cami

Rüstem Paşa Cami è una piccola moschea situata nelle vicinanze del Bazaar delle Spezie in Hasırcılar Cd. Fu progettata e costruita dal grande architetto turco Sinan in datazione incerta (tra il 1555 e il 1564) in onore di Rüstem Paşa, gran visir di Solimano I, e sposo di una delle figlie del sultano. La moschea è stata costruita sopra un terrazzamento poggiato su un complesso di negozi a volta. Due scale molto strette conducono alla terrazza, che ha una forma a C. La moschea è priva di cortile esterno. Notevoli le splendide maioliche di Iznik che decorano l’interno e l’esterno. Per ulteriori dettagli consultare en.wikipedia.org/

Laleli Cami

Laleli Cami è una moschea imperiale situata in Ordu Cd. Fu commissionata dal sultano Mustafa III e costruita dal 1760 al 1764 in stile barocco ottomano. La moschea faceva parte di un complesso più ampio che comprendeva un vicino caravanserraglio, un sebil, una madrasa (ormai distrutta) e poi la tomba dello Mustafa III. La Moschea Laleli è un ottagono inscritto in un rettangolo, con una galleria all’estremità occidentale. L’interno, molto interessante ha le pareti decorate di marmi variopinti. Anche il mihrab e il minbar sono riccamente decorati con marmi preziosi. Per ulteriori dettagli consultare en.wikipedia.org/.

Beyazid Cami

Questa moschea è situata tra l’università e il Gran Bazaar, in Yeniçeriler Cd. Fu commissionata dal sultano ottomano Beyazid II e fu costruita tra il 1500 ed il 1505. La moschea ha una pianta quadrata di circa 40×40 metri e presenta una cupola central dal diametro di circa 17 metri, sostenuta da due semicupole, su due lati, e da due archi, sugli altri due. Molto più interessante l’esterno dell’interno. Per ulteriori dettagli, consultare en.wikipedia.org/.

Sehzade Camii

La moschea di Sehzade è situata Şehzadebaşı Cd. Fu commissionata dal Sultano Solimano il Magnifico in memoria del figlio Sehzade, morto in giovane età. Rappresenta il primo lavoro realizzato da Mimar Sinan, il celebre architetto turco, che la completò nel 1548. Si tratta di uno dei primi capolavori dell’architettura ottomana classica. Fanno parte del complesso anche le tombe di Sehazade e di Rustem Pasa. Per ulteriori dettagli, consultare it.wikipedia.org/.

Zeyrek Cami

La moschea di Zeyrek, in precedenza chiesa di Cristo Pantocratore (in turco Molla Zeyrek Cami), è costituita da un complesso di tre edifici bizantini, due chiese e una cappella, trasformato poi in moschea. Rappresenta un notevole esempio di architettura bizantina sacra, a tutt’oggi ottimamente conservata. Non abbiamo visto gli interni perché era in atto la preghiera. Vicino alla moschea c’è un Konak ottomano che è stato restaurato e aperto come ristorante e giardino del tè chiamato Zeyrekhane, da cui si gode di una splendida vista sulla moschea di Solimano. Per ulteriori informazioni consultare it.wikipedia.org/.

Valide Sultan Cami

Pertevniyal Valide Sultan Cami è una delle ultime moschee costruite ad Istanbul durante l’impero ottomano. Si trova all’incrocio tra Ataturk Blv. e Turgut Özal Millet Cd. Fu costruita tra il 1869 e il 1871 in onore di Pertevniyal Sultan, moglie del sultano Mahmud II, che vi fu sepolta alla sua morte. La moschea è un esempio di rococò turco con una pianta quadrata di 10 metri per 10, un’unica cupola e l’interno riccamente decorato. Per ulteriori dettagli, consultare en.wikipedia.org/

TORRE DI GALATA, ISTIKLAL CD. E PIAZZA TAKSIM

Ad est del Corno d’Oro, si estendono, su una collina, altri quartieri della Istanbul europea. Quelli che facevano parte di Galata, una città, un tempo, distinta da Bisanzio e successivamente inglobata nella metropoli. Oltrepassando il ponte sul Corno d’Oro, si può visitare la torre di Galata, con annesso museo, passeggiare per Istiklal Cd., un lungo pedonale, una tra le vie più famose di Istanbul, fino a raggiungere piazza Taksim. Scendendo verso il Bosforo si può andare a visitare il palazzo Dolmebahce.
Dal parcheggio camper, siamo andati alla stazione del tram che abbiamo preso fino a Eminonu, abbiamo attraversato il ponte sul Corno d’Oro a piedi e poi abbiamo preso la teleferica che da Tersane Cd. porta fino a Beyoglu. Da qui siamo scesi in Galip Dede Cd. per vedere la torre di Galata (solo dall’esterno), poi siamo risaliti e abbiamo percorso tutta Istiklal Cd. fino a piazza Taksim. Qui abbiamo preso la teleferica che porta a Kabatas in riva al Bosforo e poi abbiamo preso il tram per tornare a Eminonu, dove abbiamo gustato un balik ekmek, ovvero un panino con il pesce, tipico cibo da strada del Corno d’Oro, preparato sulle imbarcazioni sulla riva del golfo.
Se desiderate vedere questi quartieri, vi suggeriamo di fare il giro al contrario, iniziando da piazza Taksim. Dal parcheggio camper, si può prendere la metropolitana fino a piazza Taksim, oppure prendere il tram fino a Kabatas e poi la teleferica da Kabatas a piazza Taksim. Poi, da piazza Taksim, si può percorrere tutta Istiklal Cd. e prendere Galip Dede Cd. per scendere alla torre di Galata e successivamente al ponte sul Corno d’Oro.

PASSEGGIANDO PER LA CITTÀ

Di seguito una serie di altre immagini catturate mentre passeggiavamo per la città.

Informazioni, itinerari e pernottamenti

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Pergamo

Pergamo

L'Atene d'OrienteNel 2014, l'Unesco ha incluso Bergama (Pergamo) nell'elenco dei luoghi Patrimonio dell’Umanità. Era considerata l'Atene d'Oriente per la sua magnificenza, ma le rovine visibili oggi sono, a nostro modesto parere, sopravvalutate rispetto a quelle di...

Perge

Perge

Splendida città dell'antica PamfiliaDalle rovine di questa città si ha un’idea della grandezza ed eleganza che doveva avere nel suo periodo di massimo splendore, durante l'impero romano. Si ha proprio la sensazione di percorrere le vie di una grande città...

Peri Bacalari (Cappadocia)

Peri Bacalari (Cappadocia)

I camini delle fatePeri Bacalari è uno dei due siti più rappresentativi dei camini delle fate. L'altro è Pasabaglari. Entrambi assolutamente da non mancare.PERI BACALARI IN MOTORHOME . Dove pernottare o parcheggiare Il sito è provvisto di un ampio parcheggio a...

Saruhan Kervansaray (Cappadocia)

Saruhan Kervansaray (Cappadocia)

Il caravanserraglio dei DervisciSaruhan Kervansaray è un caravanserraglio  situato sulla D300, a pochi chilometri da Avanos in direzione di Kayseri, noto per la cerimonia dei Dervisci rotanti, che viene eseguita ogni sera.SARUHAN KERVANSARAY IN MOTORHOME . Dove...

Side

Side

Il Tempio di ApolloSide è una bella cittadina costiera della Turchia situata nella regione di Antalya, famosa per le rovine romane e l'atmosfera turistica.SIDE IN MOTORHOME . Dove pernottare o parcheggiare Noi abbiamo pernottato nell'Otopark di Side che si trova ai...

Soganli (Cappadocia)

Soganli (Cappadocia)

Chiese rupestri in vallate nascosteSi tratta di un tesoro nascosto, un villaggio abbandonato alla confluenza tra due vallate. Le conformazioni di questo territorio ricordano sia i paesaggi rocciosi caratteristici della Cappadocia, sia le chiese rupestri della valle di...

Sultanhani

Sultanhani

Il caravanserraglio ristrutturatoSultanhani è un caravanserraglio tra Konya e Aksaray, situato al centro della località omonima, che si è sviluppata intorno al caravanserraglio. Pesantemente ristrutturato, merita comunque una visita, ma ha perso un po' del fascino di...

Uchisar (Cappadocia)

Uchisar (Cappadocia)

Il castello incantatoLo splendido castello di Uchisar è uno dei luoghi più iconici della Cappadocia, insieme ai camini delle fate. Si vede da chilometri di distanza, stagliarsi isolato nel cielo. Da qui si gode di una vista a tutto tondo della regione circostante. Non...

Zelve (Cappadocia)

Zelve (Cappadocia)

Museo a cielo apertoZelve è una valle con un grande insediamento rupestre abitato fino al 1952. Dal 1960 Zelve è uno dei due musei a cielo aperto della Cappadocia. L'altro è quello di Goreme molto più affollato. Entrambi assolutamente da non mancare.ZELVE IN MOTORHOME...