Hattusa e Yazilikaya

La capitale degli Ittiti

Nel 1986, l’Unesco ha incluso Hattusa nell’elenco dei luoghi Patrimonio dell’Umanità. Pur essendo di grande interesse per la sua organizzazione urbana, il sito, molto ampio, conserva solo le fondamenta degli edifici di un tempo. A nostro parere, visto ciò che propone, la distanza da altri località di interesse e il cattivo fondo stradale di alcune arterie da percorrere, Hattusa non rappresenta una tappa fondamentale di un tour della Turchia se il tempo a disposizione è limitato.

HATTUSA E YAZILIKAYA IN MOTORHOME

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Dove pernottare

Noi abbiamo pernottato a Bogazkale nel Camping Hotel Asikoglu a qualche chilometro dal sito archeologico. Ci sono altri hotel che hanno un cortile dove poter pernottare con il camper, non tutti aperti in ottombre. Per ulteriori informazioni su queste alternative visitare il sito park4night.com e inserire Bogazkale come luogo della ricerca.

Come arrivare

Il sito archeologico si compone di due aree: Hattusa, la città ittita, e Yazilikaya, il santuario rupestre, a un paio di chilometri l’una dall’altra e a qualche chilometro da Bogazkale. Il percorso da seguire per raggiungere le due aree, partendo da Bogazkale, è indicato dalla linea rossa nella mappa sottostante. Fondamentalmente, si prende la strada per Yozgat deviando sulla destra per Hattusa dopo circa un chilometro. Finita la visita di Hattusa, si riprende la strada per Yozgat e dopo un altro chilometro circa, si devia a sinistra per Yazilikaya proseguendo per un chilometro circa lungo strada abbastanza stretta, ma pochissimo trafficata.

Dove parcheggiare

Sia Hattusa, sia Yazilikaya sono dotate di parcheggi adeguati anche per camper di grandi dimensioni.

Ingresso

Il costo del biglietto è di 20 TL e dà accesso ad entrambi i siti che sono aperti tutti i giorni. Gli orari dovrebbero essere: dalle 8:00 alle 19:00, dal 1° aprile al 31 ottobre, e dalle 8:30 alle 16:30 negli altri mesi (tenete sempre presente che le informazioni sugli orari di apertura che trovate su internet potrebbero essere contraddittorie o non essere aggiornate, soprattutto in periodo di Covid-19).
Vicino alla biglietteria di Hattusa ci sono i servizi igienici, lo shop gestito da una cooperativa. Per quanto riguarda Yazilikaya, c’è uno shop, gestito anch’esso dalla cooperativa, e un ristorante che si affacciano sul parcheggio, mentre i servizi igienici sono sulla strada, una decina di metri prima del parcheggio.
Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti consultare il sito ufficiale muze.gov.tr

Nello shop vendono pietre intagliate raffiguranti copie di rilievi ittiti, molto interessanti. Se si acquistano si aiuta  economicamente la cooperativa. Comunque, trattare sul prezzo.

Un po’ di storia

“Gli scavi archeologici hanno evidenziato almeno cinque livelli, corrispondenti a diverse epoche del sito. Lo strato V (il più antico) risale all’insediamento Hattico antecedente il 2000 a.C., lo strato IV corrisponde ai primi tempi dell’epoca ittita, lo strato IIIa corrisponde alla prima ristrutturazione della capitale ed è ricoperto dallo strato IIIb che corrisponde al tardo nuovo impero. Questo strato è separato da segni di un vasto incendio dallo strato II, che corrisponde all’epoca frigia, ed infine lo strato I corrisponde alla città ellenistica” ( da Wikipedia). Per ulteriori dettagli, consultare la pagina della Treccani dedicata ad Hattusa.

Cosa vedere

Nella mappa sottostante si possono vedere i punti di maggiore interesse del sito di Hattusa. Dopo essersi fermati al parcheggio dell’ingresso per acquistare i biglietti, si può visitare il sito utilizzando il proprio mezzo oppure facendosi accompagnare da una guida dotata di automezzo. Noi l’abbiamo visitato utilizzando uno dei nostri camper, lasciando l’altro al parcheggio. Dopo un breve tratto a doppio senso di marcia, si percorre un anello a senso unico per poi rientrare al parcheggio dell’ingresso. Nella mappa sottostante il percorso è evidenziato in bianco. Recuperato l’altro camper ci siamo spostati a Yazilikaya per visitare il santuario rupestre. Per comlpetare il “percorso ittita” si potrebbe visitare anche il museo di Bogazkale, dove sono conservate le Sfingi originarie. Noi non l’abbiamo fatto, preferendo dirigerci direttamente ad Ankara.

La mappa del sito archeologico (immagine Google Earth)

 

HATTUSA

A parte i resti della città bassa visitabili a piedi direttamente dal parcheggio di ingresso o lasciando il mezzo nel parcheggio un centinaio di metri più avanti, gli altri punti di interesse, come già accennato, sono raggiungibili con il proprio veicolo. In ciascuno c’è un piccolo parcheggio dove lasciare il camper.

Porta dei leoni

Come le altre porte, si apriva anch’essa sul muro di cinta. Le sculture dei leoni sono visibili sulla parte esterna della porta. Quella sulla sinistra, guardando verso l’interno, è stata ricostruita.

La porta dei leoni

La porta delle sfingi e il tunnel

Proseguendo nel percorso, indicato dalla linea bianca sulla mappa, si arriva al tunnel e alla porta delle sfingi che si trova proprio sopra il tunnel. Il tunnel aveva lo scopo di aggirare eventuali truppe nemiche per prenderle alle spalle. In merito alla porta delle sfingi, le sculture originali che la adornavano sono conservate nel museo di Bogazkale. Qui sono state collocate delle copie. Le sculture sono posizionate nella parte interna della porta.

Il tunnel

La porta delle sfingi

 

La porta del Re

Anche in questo caso, quella che si vede qui ad Hattusa è una copia. L’originale è conservato nel museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara.

La porta del Re

Il palazzo reale

Qui è necessario lavorare molto di immaginazione poiché sono rimaste solo le fondamenta di questo complesso. Un archeologo tedesco, che stava dirigendo una campagna di scavi in situ, ci ha spiegato che tutte le costruzioni avevano pareti in legno che poggiavano su fondamenta in pietra. Pareti andate distrutte a causa di invasioni ed incendi.

Il palazzo reale

YAZILIKAYA

Il santuario rupestre di Yazılıkaya, è un tempio all’aperto costituito da due camere naturali scavate nella roccia su un pendio della montagna e comunicanti tra loro attraverso uno stretto passaggio tra le rocce. Le pareti delle camere rupestri sono decorate con rilievi. Si tratta di notevoli esemplari dell’arte ittita, con divinità e dee e le figure del Gran Re Tuthaliya IV. Di grande fascino la processione di soldati riprodotta nella fotografia al top pagina, visibile nella seconda camera.
Per maggiori informazioni consultare la pagina della Treccani dedicata a Yazilikaya.

Rilievi della prima camera

Rilievi della seconda camera

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