Ossios Loukas (monastero di)

Il monastero patrimonio dell’Umanità

Ossios Loukas, con Dafni, vicino ad Atene, e Nea Moni, sull’isola di Chios, fa parte dei tre monasteri bizantini dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Anche se geograficamente distanti tra loro, questi monasteri condividono le stesse caratteristiche estetiche tipiche della seconda epoca d’oro dell’arte bizantina. Un oasi di spiritualità di rara bellezza. Assolutamente da vedere.

OSSIOS LOUKAS IN MOTORHOME

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Dove pernottare

Noi abbiamo pernottato a Delphi la notte prima di arrivare a Ossios Loukas e ad Atene la notte successiva. Il monastero è stata una tappa nel trasferimento da Delphi ad Atene.

Come arrivare

Il monastero è situato in un luogo isolato tra la Beozia e la Focide. Se si viaggia da Delphi ad Atene, o viceversa, si lascia la 48 per la 29 in direzione Distomo, si passa oltre Distomo e si segue la 29 fino alla deviazione per il monastero. In alcuni punti la strada è stretta, ma non è problematica. Da Distomo in poi è pochissimo trafficata.

Dove parcheggiare

Il monastero è dotato di un parcheggio abbastanza ampio. Abbiamo parcheggiato il nostro 8,5 metri senza problemi a fianco di una corriera.

Ingresso

L’ingresso al monastero è gratuito.

Un po’ di storia

Nel 946, all’età di 49 anni, il monaco Ossios Loukas (San Luca) si stabilì nel luogo dove oggi sorge il monastero, costruendo la sua cella e una piccola chiesa. Insieme ad altri asceti accorsi nel luogo e, grazie all’aiuto economico di tanti fedeli, iniziò poi la costruzione della chiesa di Santa Barbara. Morì prima di vederne il completamento effettuato nel 955. Nel 1011 fu costruita una seconda chiesa più grande, detta Catholicon, ad opera di Filoteo, nella quale furono collocate le reliquie di Ossios Loukas. Tra il Catholicon e il refettorio fu realizzata nel XI secolo una grande cisterna.
Oggi il complesso monastico comprende le due chiese, quella di Santa Barbara, dedicata a Maria Vergine, e il Catholicon, la cripta sotto il Catholicon, il refettorio, la torre campanaria, o dell’orologio, le celle dei monaci ed altri locali di servizio.

Cosa abbiamo visto

Lasciato il parcheggio, si percorre un vialetto che conduce ad un ampio cortile terrazzato. Di fronte si apre una porta ad arco a fianco della torre dell’orologio, che conduce al cortile interno del complesso monastico. Entrati nel cortile, sulla destra c’è il refettorio e, poco più avanti, sempre sulla destra, si erge la grande facciata, molto bella, del Catholicon. Si entra nel nartece dove ci accoglie il mosaico del Cristo con il Vangelo e altri bellissimi mosaici: la Crocefissione, la Resurrezione, l’Incredulità di San Tommaso e il Lavaggio dei piedi. L’interno della chiesa presenta la forma ottegonale, caratteristica delle ultime chiese bizantine. La cupola di 9 metri di diametro è decorata con un affresco dipinto nel XVII secolo, del Cristo Pantocratore circondato dalla Madonna, il Battista e 4 Arcangeli. Nella cupola emisferica dell’abside è presente un mosaico dove è raffigurata la Madonna in Trono con Gesù sulle ginocchia. Altri mosaici decorano la parte alta della chiesa, mentre gli affreschi che completano la decorazione si trovano nelle cappelle laterali e nel gineceo. Dal Catholicon, attraverso un’apertura sulla parete sinistra si può accedere alla chiesa di Santa Barbara, con pianta a croce greca e una cupola sorretta da 4 colonne. Pochi i resti delle decorazioni che sono pervenuti ai giorni nostri. Interessante è la facciata della chiesa. Sotto il Catholicon c’è la cripta a cui si accede dall’esterno del lato destro della chiesa. Di interesse gli affreschi recentemente restaurati che risalgono all’XI secolo, tra cui la Deposizione dalla Croce. Non abbiamo visitato l’interno del refettorio, edificio ricostruito dopo essere stato distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, che ospita un piccolo museo con ingresso a pagamento.

Gli esterni

Il Monastero

La torre dell’orologio

Edificio di fronte al Catholicon

Cortile interno con Catholicon

La facciata del Catholicon

La facciata di Santa Barbara

Contrafforti del Catholicon

Ingresso della cripta

Le due chiese viste da est

Il nartece del Catholicon

Nartece. Sezione destra

Nartece. Sezione sinistra

Mosaico. Cristo con Vangelo

Mosaico. Crocefissione

Mosaico. Resurrezione

Mosaico. Cristo lava i piedi a San Pietro

Mosaico. L’incredulità di San Tommaso

Mosaico. I santi Tecla, Costantino, Elena, Agata, Anastasia, Febronia, Eugenia

Interno del Catholicon

Navata centrale

Decorazione dell’abside

Affresco cupola centrale

La cupola dell’abside

Mosaico abside. Madonna “Platitéra”

Mosaico nicchia. Nascita di Cristo

Mosaico nicchia. Presentazione di Cristo al tempio

Mosaico nicchia. Battesimo di Cristo

Mosaici delle volte

Mosaici delle volte

Affreschi

Affreschi

Affreschi

Interno. Ingresso

Interno. Navata laterale

Santa Barbara

Interno

Interno

Interno

Interno

La cripta

La cripta

La cripta

Affresco. La deposizione dalla croce

Affresco. La processione delle Palme

Affresco. Gli Apostolo Luca, Marco, Andrea e Matteo

Affresco. La sepoltura del Cristo

Affresco. L’ultima cena

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