Selinunte (Sicilia)

Il parco archeologico

Situato in una splendida posizione, direttamente affacciato sul Mediterraneo, il parco archeologico di Selinunte si sviluppa su una vasta superficie che fornisce un’idea di quanto grande e potente dovesse essere la città all’epoca del suo massimo splendore.

SELINUNTE IN MOTORHOME

Dove parcheggiare

Si parcheggia comodamente nel parcheggio all’ingresso del parco archeologico (coordinate 37°35’03.5″N 12°50’14.6″E), anche con un camper di grandi dimensioni. Il parcheggio è solo diurno. Non è possibile pernottarci. Noi abbiamo pernottato la notte precedente alla visita ad Agrigento e la notte successiva nel piazzale delle Metope a Marinella a qualche centinaio di metri dall’ingresso del parco archeologico di Selinunte.

Il parcheggio del parco archeologico

Come arrivare

Le indicazioni di Google Maps per arrivare al parcheggio del parco archeologico sono corrette.

Ingresso

Il biglietto di ingresso al sito archeologico costa 10 Euro a persona (gratuito per disabili ed accompagnatori). La navetta interna che porta dal Baglio Florio all’acropoli costa 8 Euro a persona (gratis per i disabili, a prezzo pieno per gli accompagnatori)

Come muoversi

Una volta entrati nel parco si raggiunge a piedi l’area dei templi orientali (qualche centinaio di metri) e da qui, sempre a piedi il Baglio Florio. Dal Baglio Florio all’acropoli si può usufruire della navetta (se si è acquistato il biglietto all’ingresso) oppure andare a piedi. La distanza è di circa 1,6 chilometri. L’acropoli si visita a piedi. Per raggiungere l’uscita, se non si prende la navetta, si percorrono ulteriori 1,4 chilometri.

Un po’ di storia

Selinunte fu fondata nel 628 a.C. da Megara Hyblaea e rappresentò la colonia greca più ad ovest nel territorio siciliano. Nel V secolo a.C. raggiunse il massimo sviluppo. Dapprima fu alleata di Cartagine che abbandonò dopo la battaglia di Himera per stringere un’alleanza con Siracusa. Fu distrutta nel 409 a.C. dai Cartaginesi alleati di Segesta, da sempre in contesa con Selinunte.

Cosa abbiamo visto e fatto ( … e non visto e non fatto)

Tre sono i luoghi più significativi del parco archeologico di Selinunte: l’area dei templi orientali, l’antiquarium Baglio Florio e l’acropoli.
Una volta entrati ci siamo diretti a piedi verso l’area dei templi orientali. I templi sono tre: E, F e G. Il tempio E, o tempio di Giunone, è del V secolo a.C. Realizzato in stile dorico fu ricostruito nella prima metà del ‘900. Si tratta del tempio più rappresentato nelle fotografie di Selinunte. Del tempio F e del tempio G restano solo grandi cumuli di rovine. Dall’area dei templi orientali abbiamo proseguito a piedi fino l’antiquarium del Baglio Florio e visitato il piccolo museo all’interno. Poi abbiamo preso la navetta fino all’acropoli che si estende in maniera irregolare su un pianoro a picco sul mare. Qui si trovano le rovine di vari templi: quello di Poseidone (O), dei Dioscuri (B), di Demetra(B), di Athena (D), di Apollo (C). Quest’ultimo è il più grande e antico dell’acropoli. Nella prima metà del ‘900 furono risollevate dalle rovine alcune colonne e trabeazioni di questo tempio, come si può vedere dalle immagini che seguono. Percorrendo una sorta di decumano da sud a nord, si attraversa l’acropoli e si giunge fino alla porta nord dove si notano i resti di alcune fortificazioni e delle mura di cinta. Finita la visita dell’acropoli abbiamo ripreso la navetta fino all’uscita del parco archeologico. Non siamo andati a visitare i luoghi più remoti del parco, ritenendoli poco significativi (dal punto di vista turistico, non archeologico).
Certamente Selinunte rappresenta un sito archeologico di primaria importanza per comprendere la magnificenza raggiunta dalle città della Magna Grecia in Sicilia.

Di seguito alcune immagini della nostra visita.

L’area dei templi orientali

Il Baglio Florio

L’acropoli

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