Tuscania (Lazio)

Dagli splendori etruschi e medioevali al declino contemporaneo

Al tempo della nostra visita, tutte le necropoli etrusche intorno alla città erano inacessibili. Le due splendide basiliche romaniche erano aperte solo grazie a dei volontari, ma con orari estremamente ridotti. Un’area sosta camper, potenzialmente ottima, aveva le colonnine dell’elettricità da tempo rotte (o vandalizzate) e mai più aggiustate. Ma è mai possibile che si conservino e gestiscano così tesori e beni che appartengono alla collettività? Tuscania docet.

TUSCANIA IN MOTORHOME

Dove pernottare o parcheggiare

Noi abbiamo pernottato nell’area sosta camper gratuita del comune. Quest’area è funzionale anche per un parcheggio senza pernottamento, per visitare la cittadina. In alternativa durante il giorno si può parcheggiare nell’ampio parcheggio di piazza dei bersaglieri.
Per vedere le basiliche di San Pietro e di Santa Maria Maggiore, poste fuori dalle mura, nel lato opposto della cittadina rispetto a quello dell’area di sosta, se non si vuole raggiungerle a piedi, si può valutare di parcheggiare a fianco della basilica di Santa Maria Maggiore, o alla confluenza tra la strada Santa Maria e la strada San Pietro, oppure nel parcheggio dell’Antica via Clodia, situato vicino al municipio. Sconsigliamo di parcheggiare nel parcheggio Largo Antonio Marinozzi perché si dovrebbe percorrere un tratto della strada provinciale 2 per raggiungere le basiliche. Strada trafficata e senza marciapiede.

Come muoversi

Noi ci siamo spostati a piedi per una visita pomeridiana alla cittadina, alla basilica di San Pietro e al Museo Archeologico. La mattina successiva ci siamo spostati con il camper nel piccolissimo parcheggio a fianco di Santa Maria Maggiore per visitare la basilica.

Cosa abbiamo visto e fatto ( … e non visto e non fatto)

Camminando per una cittadina pulita, ma deserta e trascurata, abbiamo trovato aperte solo la chiesa di Santa Maria della Rosa e quella di San Giuseppe. Chiuse le chiese di San Silvestro, San Marco, San Giovanni Decollato, San Lorenzo, Santa Maria del Riposo e il Duomo. Abbiamo visitato il Museo Archeologico e, a fatica, visti gli orari di apertura, le due basiliche fuori le mura: San Pietro e Santa Maria Maggiore. Tutte le necropoli fuori le mura non erano visitabili. L’idea che ci siamo fatti di Tuscania è quella di una cittadina con un grande patrimonio storico/artistico gestito in maniera pessima. Davvero un peccato perché i monumenti artistici di Tuscania meriterebbero una diversa valorizzazione e i turisti … un po’ più di rispetto.

I punti di interesse di Tuscania (Immagine Google Earth)

LA CITTADINA

L’area sosta camper è vicina al centro storico di Tuscania, quindi ci siamo mossi a piedi e siamo entrati nel centro storico vicino alla chiesa romanica di San Silvestro, chiusa, del XIV secolo, con un affresco molto rovinato nella lunetta del portale. Da lì abbiamo preso sulla destra via XII Settembre fino alla chiesa di Santa Maria della Rosa, anch’essa romanica del XIV secolo con facciata realizzata con blocchi di nenfro (un tufo vulcanico). Sopra il portale centrale un grande rosone. L’interno, a tre navate, presenta alcune opere interessanti e vale la pena visitarlo. Poi abbiamo continuato su via XII Settembre passando a fianco della chiesa di San Marco, chiusa, fino a raggiungere piazza Giuseppe Mazzini con la fontana Montascide. Poi abbiamo percorso via Cavour visitando la chiesa di San Giuseppe, aperta, ma niente di che, e arrivando fino alla chiesa di San Giovanni Decollato, chiusa, e poi continuando lungo via Rivellino fino a piazza Basile dove ci sono il teatro Luchetti e la chiesa di San Lorenzo, chiusa. Lungo queste vie, abbiamo incontrato pochissime persone e visto numerosi esercizi commerciali chiusi o dismessi. Una desolazione. Da piazza Basile siamo andati al parcheggio vicino al municipio dove si può vedere un tratto originale della via Clodia. Usciti dal centro, siamo andati a visitare la basilica di San Pietro (vedere l’apposita sezione). Usciti siamo andati a vedere se Santa Maria Maggiore (vedere l’apposita sezione) fosse per caso aperta, ma ormai era chiusa. Tornati sui nostri passi ci siamo diretti verso il Duomo, purtroppo chiuso. Da qui siamo andati a vedere un tratto delle mura interne e un tratto delle mura esterne, notevoli. Infine ci siamo diretti verso il Museo Archeologico (vedere l’apposita sezione) che sorge a fianco della chiesa di Santa Maria del Riposo, anch’essa chiusa. Finita la visita al museo siamo rientrati all’area sosta camper.

La chiesa di San Silvestro

La chiesa di Santa Maria della Rosa

La chiesa di Santa Maria della Rosa

La chiesa di Santa Maria della Rosa

La Fontana di Montascide

Il teatro Luchetti

I ruderi del castello del Rivellino

Le mura

Le mura

La Fontana Grande

Il Duomo

Scorcio della cittadina

Scorcio della cittadina

Scorcio della cittadina

SAN PIETRO

Gli orari di apertura indicati nel sito ufficiale del Ministero della Cultura nella pagina relativa alla basilica, non sono corretti (dalle 10 alle 17 tutti i giorni con esclusione del lunedì). Gli orari corretti, purtroppo, sono quelli, più limitati, indicati nel sottodominio della Direzione dei Beni Culturali del Lazio: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 tutti i giorni escluso il lunedì, giorno di chiusura. Ma c’è di più, la basilica è aperta solamente grazie all’impegno di una volontaria che si prende l’onere di aprirla e chiuderla. Stesso discorso vale per l’altra basilica, quella di Santa Maria Maggiore. È mai possibile che dei beni culturali collettivi così importanti siano lasciati in questo stato? Avere dei tesori unici e gestirli così male è semplicemente un’indecenza. Basterebbe installare un sistema di videosorveglianza come è stato fatto nella chiesa di San Flaviano a Montefiascone, o, meglio ancora, pagare un custode vero. Inoltre manca qualsiasi protezione contro gli uccelli che entrano e lordano dappertuttto. È una situazione veramente deprimente.
San Pietro è un gioiello romanico, considerato uno dei monumenti più interessanti del nostro Medioevo. L’edificio originale fu eretto nell’VII secolo. La facciata, di armoniosa eleganza, fu rifatta a cavallo tra il XII e il XIII secolo, con un bel portale ed un bellissimo rosone cosmatesco. L’edificio subì nei secoli successivi ricostruzioni, restauri e modifiche architettoniche, ma ancora oggi si rivela a noi in tutta la sua armoniosa imponenza (basta ammirare l’abside dal cortile della basilica di Santa Maria Maggiore, poco più in basso, per rendersene conto). All’esterno, sul lato destro della chiesa sorge il palazzo vescovile mentre nella parte sinistra del cortile di ingresso sono presenti le rovine di due torri fortificate, erette a difesa della basilica. Una terza si trova al lato sinistro della strada che conduce alla basilica. L’interno della basilica è diviso in tre navate con un notevole pavimento cosmatesco in quella centrale. Sul presbiterio sopraelevato  si erge un arco dentellato oltre il quale si sviluppano il transetto e tre absidi. Nlla navata laterale destra c’è un ciborio dell’XI secolo, mentre nella navata laterale sinistra sono presenti alcuni sarcofagi etruschi. Purtroppo degli affreschi presenti sono molto frammentari. Notevole anche la cripta, strutturata in 9 navate con 28 colonne che sorreggono le volte a crociera, con qualche affresco ancora presente.

La basilica di San Pietro

La basilica di San Pietro

La basilica di San Pietro

La basilica di San Pietro

La basilica di San Pietro

La basilica di San Pietro

La basilica di San Pietro

La cripta

La basilica di San Pietro

La basilica di San Pietro

Le torri della basilica

SANTA MARIA MAGGIORE

Le considerazioni fatte per la basilica di San Pietro valgono anche per la basilica di Santa Maria Maggiore. Qui con l’aggravante del tetto in pessime condizioni, da anni sorretto da ponteggi, in attesa di una soluzione definitiva.
Anche questa basilica fu eretta nell’VIII secolo, ma fu completamente ricostruita sul finire del XII secolo e fu consacrata agli inizi del XIII. Di fronte alla chiesa si erge un’alta torre campanaria. La facciata della chiesa, presenta tre portali di cui, quello centrale riccamente decorato. Da notare nella lunetta il bassorilievo della Madonna in trono con Gesù. Sopra il portale centrale si apre un bellissimo rosone anch’esso riccamente decorato. L’interno è a tre navate. Da notare i capitelli di alcuni pilastri scolpiti con bizzarre rappresentazioni. Nella navata di destra è presente l’antica fonte battesimale ad immersione. Notevole anche il pergamo con marmi decorati a bassorilievo realizzati tra l’VIII e il XII secolo. Nell’abside centrale c’è un ciborio di forme gotiche con l’interno delle vele affrescato con le figure degli evangelisti. Sopra il catino dell’abside centrale, la parete è completamente affrescata. In alto ci sono gli apostoli, più in basso è rappresentato il giudizio universale, affresco del 1300. Nella parte destra dell’affresco è rappresentato il diavolo che divora i peccatori e poi li “espelle” per darli in pasto ad un pesce demoniaco. Altri affreschi anche di epoche successive decorano gli altri absidi e le navate. Rispetto a San Pietro le decorazioni interne sono meglio conservate, soprattutto l’abside centrale è di grande impatto visivo.

Santa Maria Maggiore

La torre campanaria

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore

IL MUSEO ARCHEOLOGICO

Il Museo Archeologico Nazionale di Tuscania è situato nel chiostro rinascimentale del convento francescano situato a fianco della chiesa di Santa Maria del Riposo, in una via parallela a quella dove è situata l’area sosta camper. L’ingresso al museo è gratuito. Il museo è aperto dalle 8:30 alle 19:30 tutti i giorni eccetto il lunedì, giorno di chiusura. Nel museo sono conservati reperti di epoca etrusca: sarcofagi in nenfro, ceramiche, bronzi e terracotte.

Santa Maria del Riposo

Il chiostro sede del Museo

Il Museo Archeologico

Il Museo Archeologico

Il Museo Archeologico

Conclusioni. Venendo a Tuscania abbiamo scoperto autentici gioielli del nostro medievo, ma purtroppo abbiamo anche dovuto constatare le avvilenti condizioni in cui versano. Questa la sintesi della nostra visita a Tuscania, una cittadina ricchissima di tesori, lasciata in uno stato di abbandono ed incuria. Vale la logica del “ciò che si rompe si lascia rotto”, dalle piccole cose, come le colonnine dell’elettricità dell’area sosta camper, a quelle più grandi, come il tetto della basilica di Santa Maria Maggiore.

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