Tailandia. Sukhothai

Sukhothai

INTRODUZIONE

Sukhothai è il grande parco archeologico situato più o meno a metà strada tra Bangkok e Chiang Mai. Una vera e propria oasi di pace. Con le estensioni di Si Satchanalai e Kamphaeng Phet, è stato dichiarato nel 1991 patrimonio dell’Umanità dall’Unesco dove è così descritto:
“Sukhothai fu la capitale del primo Regno del Siam nel XIII e XIV secolo. Ha una serie di bei monumenti, che illustrano gli inizi dell’architettura tailandese. La grande civiltà che si evolse nel Regno di Sukhothai assorbì numerose influenze e antiche tradizioni locali; la rapida assimilazione di tutti questi elementi ha forgiato quello che è noto come lo “stile Sukhothai”.”

Dove pernottare

Il parco archeologico di Sukhothai si trova circa una dozzina di chilometri ad ovest della cittadina di Sukhothai. Cittadina piuttosto anonima. Per ottimizzare i tempi consigliamo di pernottare vicini all’area archeologica.
Noi abbiamo pernottato al Thai Thai Sukhothao Resort. L’indirizzo è 95/8 Moo 3 Napho-Khirimas Road Historical Park Mueang Kao, Mueang Sukhothai District, Sukhothai 64210.
Ci siamo trovati molto bene. Prezzi convenienti, bungalow carini, personale gentilissimo, buona colazione, possibilità di massaggi in camera. Ci sentiamo assolutamente di consigliarlo.

Come muoversi

Per visitare i templi che si trovano nella parte centrale del parco archeologico, abbiamo fatto un tour in tuk tuk organizzato direttamente alla reception del resort. Con un tuk tuk a benzina siamo arrivati ad un punto di scambio dove ci aspettava un tuk tuk elettrico per la visita. Entrati nel parco archeologico (ingresso a pagamento) ci siamo fermati a visitare con tutta calma i sette templi principali e il monumento a Ramkhamhaeng. Poi siamo rientrati al resort. Ovviamente ci sono altre alternative per la visita, quali noleggio biciclette, tour a piedi, tour motorizzati di gruppo. Riteniamo che la soluzione che abbiamo adottato, ovvero un tour in tuk tuk privato sia la soluzione migliore, per gestire al meglio i tempi e per soffrire meno il caldo. Per visitare altri quattro templi fuori dal nucleo del parco archeologico, ci siamo mossi in auto.

Tuk tuk per un tour privato

Un tour di gruppo

Di seguito un breve video con l’itinerario seguito dal tuk tuk. Attenzione i nomi di alcuni templi sono scritti in maniera leggermente diversa, ma è chiaro il riferimento (ad esempio Wat Sarasak invece di Wat Sorasak).

Cosa abbiamo visto e fatto ( … e non visto e non fatto)

Durante il tour in tuk tuk abbiamo visitato Wat Mahathat, Wat Si Sawai, Wat Traphang Ngoen, Wat Sa Si, Wat Sri Chum, Wat Phra Phai Luang, Wat Sorasak e il Monumento a Ramkhamhaeng. Il Wat Mahathatè decisamente quello più interessante. Il nucleo centrale del parco archeologico è tenuto molto bene. Notevole anche la vegetazione rigogliosa, che insieme ai bacini idrici che circondano alcuni templi, trasmette un senso di pace e tranquillità. Fuori dal nucleo centrale abbiamo visitato Wat Chetuphon e Wat Chedi Si Hong, posti a sud e facilmente raggiungibili con l’auto dal Thai Thai. Poi Wat Saphan Hin, un luogo di culto posto su una collina ad est del nucleo centrale del parco. Infine Wat Chang Lom sulla 12 appena ad est dell’incrocio con la 1272. Purtroppo, non siamo andati a visitare il museo.

I TEMPLI DI AYUTTHAYA

WAT MAHATHAT

Situato su un terreno approssimativamente quadrato di 200 metri di lato, questo tempio (conosciuto localmente come Wat Yai, il “grande”) comprende oltre 200 strutture in vari stati di conservazione. Il complesso religioso è il risultato di successive costruzioni avvenute nel corso dei secoli. Le parti più antiche del tempio, compreso il gruppo centrale dei monumenti, furono probabilmente costruite nel XIII secolo. Wat Mahathat rappresentava il centro spirituale e geografico dell’antica Sukhothai e delle pianure circostanti. Al di là delle sue mura si trovano le mura della città vecchia stessa, che misurano circa 1,84 chilometri a nord e 1,36 chilometri a est e ovest. Il palazzo reale probabilmente sorgeva in un sito da qualche parte a est di Wat Mahathat, sopra o vicino alla piattaforma Noen Prasat. Sfortunatamente, nessuna traccia del palazzo sopravvive oggi.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

Si tratta del complesso religioso più grande ed articolato di Sukhothai. Da vedere con calma per apprezzare i tanti particolari significativi.

Le planimetrie del tempio sono riprese da https://www.orientalarchitecture.com
Drawn by Timothy M Ciccone following Clarence Aasen, Dawn Rooney, and notes/photographs taken on site

WAT SI SAWAI

Wat Si Sawai, il “Tempio dei manghi”, è uno dei pochi monumenti dell’era Khmer ancora presenti a Sukhothai. Quando fu costruito tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, probabilmente fungeva da tempio indù. La sua struttura originaria comprendeva almeno le tre torri visibili oggi insieme ad alcune strutture ausiliarie, un muro di cinta e una o più porte che non sono più esistenti. Durante il periodo di Sukhothai il tempio fu riproposto come tempio buddista Theravada, grazie ad una significativa ristrutturazione. Oltre all’architettura unica del tempio, sulle torri centrali sono ancora presenti una serie di notevoli decorazioni in stucco.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com)

La planimetria del tempio è ripresa da https://www.orientalarchitecture.com
Drawn by Timothy M Ciccone following Clarence Aasen, Dawn Rooney, and notes/photographs taken on site

WAT TRAPHANG NGOEN

Wat Traphang Ngoen si trova sul lato ovest del bacino idrico di Traphang Ngoen (Silver Pond). La caratteristica distintiva del tempio è il suo alto chedi con bocciolo di loto. La guglia del chedi comprende quattro immagini di Buddha in piedi rivolte verso le quattro direzioni cardinali, tutte in buone condizioni. Di fronte al chedi c’è un grande viharn in rovina con un’immagine del Buddha in buone condizioni. A est del tempio, su una piccola isola al centro del bacino, c’è un ubosot (o bot) che potrebbe essere stato associato al tempio.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

Il luogo dove è posto questo tempio è fantastico. Da notare la vegetazione e il grande albero che riflette la maestosa chioma sull’acqua.

WAT SA SI

Wat Sa Si, il “Tempio dei Quattro Stagni” si trova su un’isola nel più grande stagno artificiale all’interno delle mura della città vecchia di Sukhothai. Il grande chedi di Wat Sa Si molto probabilmente custodisce le ceneri di Li Thai all’interno” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

WAT SI CHUM

“Wat Si Chum è uno dei templi più misteriosi di Sukhothai. Una grande statua del Buddha è ospitata in un mondop che misura 32 metri su ciascun lato con pareti alte 15 metri. La statua del Buddha misura 15,6 metri di altezza e 11,3 metri di base. Il mondop un tempo era certamente coperto da un tetto, ma la sua forma non è nota. A est del tempio si trovano le rovine di un grande viharn.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

La statua, veramente gigantesca, è racchiusa in uno spazio estremamente ridotto. In una delle fotografie si vede la grandezza della statua in rapporto ad una persona che sta pregando.

WAT PHRA PHAI LUANG

Il tempio è il prodotto di molti secoli di lavorazione. La parte più antica del tempio, probabilmente contemporanea al santuario Ta Pha Daeng e al Wat Si Sawai, sono le tre torri che sorgevano su quello che oggi è il lato ovest del tempio. Di queste solo la torre nord è sopravvissuta più o meno intatta e rimane il principale oggetto di interesse architettonico. Il prasat in stile Khmer è coperto su tutti i lati da disegni in stucco finemente eseguiti che sono eguagliati in qualità solo da quelli di Wat Si Sawai. Le strutture a est dei tre prang furono quasi certamente costruite più tardi, dopo che i governanti nativi rovesciarono i Khmer. Queste strutture includono uno spazioso viharn (sala delle assemblee) immediatamente adiacente alle tre torri, insieme a uno stupa quadrato ispirato in parte ai progetti Mon. Più a est c’è un mondop quadrilatero che includeva varie immagini del Buddha in modo simile a Wat Chetuphon.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

Le planimetrie del tempio sono riprese da https://www.orientalarchitecture.com
Drawn by Timothy M Ciccone following Clarence Aasen, Dawn Rooney, and notes/photographs taken on site

WAT SORASAK

“Wat Sorasak si trova sul lato nord della città tra Wat Son Khao a nord e Wat Ta Pha Daeng a sud-est. Comprende le rovine di un viharn o ubosot sul lato est fiancheggiato da un chedi a ovest. Il chedi, alla moda dello Sri Lanka, è costruito su una base quadrata circondata da 24 statue di quarti anteriori di elefante.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

Il chedi ricorda molto quello di Wat Chang Lom.

RAMKHAMHAENG MONUMENT

Il monumento fu costruito nel 1975 nei pressi di Charotwithithong Road. La statua in bronzo del re Ramkhamhaeng il Grande siede su un trono chiamato Phra Thaen Manangkhasila. Il re regnò tra il 1279 e il 1298, durante quello che è considerato il periodo di maggior splendore del Regno di Sukhothai.

WAT CHETUPHON

Il tempio si trova in un’area abbastanza isolata a circa 1,6 chilometri a sud della porta Namo (sud). Il pezzo forte del tempio è il mondop centrale che un tempo ospitava quattro statue di Buddha rivolte verso le direzioni cardinali. Sebbene due dei quattro siano gravemente danneggiati, ne restano abbastanza per dimostrare la portata della composizione e l’abilità degli artisti. Oltre al mondop centrale, il tempio comprende diverse altre strutture, tra cui un grande viharn a est e un mondop più piccolo a ovest.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com)

La planimetria del tempio è ripresa da https://www.orientalarchitecture.com
Drawn by Timothy M Ciccone following Clarence Aasen, Dawn Rooney, and notes/photographs taken on site

WAT CHEDI SI HONG

Wat Chedi Si Hong si trova a circa 1,6 chilometri a sud della porta sud di Sukhothai e a circa 200 metri a sud-est di Wat Chetuphon. Il tempio comprende un chedi abbastanza piccolo ma artisticamente significativo, circondato dalle rovine di più di una dozzina di piccoli chedi. Ad est del chedi si trovano le rovine di uno spazioso viharn. Il chedi rimane il pezzo forte del tempio, poiché sopravvivono magnifici stucchi lungo tre dei suoi quattro lati, realizzati in uno stile unico tra i siti di Sukhothai.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

Veramente molto belli gli stucchi sui tre lati del chedi.

WAT SAPHAN HIN

Situato in cima a una bassa collina, il tempio offre una bella vista verso est attraverso le pianure dell’antica Sukhothai, anche se è troppo a ovest per distinguere i monumenti del centro città. L’accesso al sito avviene da est lungo un sentiero di 200 metri che risale il fianco della collina. Il nome del tempio, Wat Saphan Hin, significa “Il tempio del ponte di pietra”, e questa è una descrizione appropriata del sentiero leggermente rialzato che corre lungo la collina. In cima, si trovano i resti del tempio con la monumentale scultura di Phra Attharot rivolta a est verso il sole nascente. Alta 12,5 metri, la statua è in bilico con la mano destra alzata nel mudra di “dissipare la paura”, un tema comune nell’arte di Sukhothai. L’immagine si trova sul retro di un viharn in rovina. Un’immagine del Buddha significativamente più piccola siede a gambe incrociate sulla destra, davanti all’immagine di Phra Attharot.” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

Noi abbiamo visitato il sito pressoché al tramonto, ma è molto meglio vederlo la mattina con il sole che illumina la grande statua.

WAT CHANG LOM

“Wat Chang Lom, il “Tempio circondato da elefanti”, si trova a 1,7 chilometri a est del centro storico della città, in una zona semi-rurale circondata da terreni agricoli. Il suo nome si riferisce alle 32 sculture di elefanti che circondano la base dello stupa principale. Le statue sono 7 su ciascuno dei quattro lati e 1 ciascuno sui quattro angoli. Ognuna delle statue ritrae solo la parte anteriore e sono separate l’una dall’altra da flange verticali in modo che gli elefanti sembrino emergere in massa dall’interno del monumento. Le statue sono, per la maggior parte, gravemente danneggiate poiché dettagli come zanne, tronchi e orecchie divennero facili prede di vandali e agenti atmosferici. Intorno allo stupa ci sono i resti delle fondamenta di un colonnato continuo. A est dello stupa ci sono i resti delle fondamenta di un grande viharn” (tradotto e adattato da https://www.orientalarchitecture.com/)

La planimetria del tempio è ripresa dahttps://www.orientalarchitecture.com
Drawn by Timothy M Ciccone following Clarence Aasen, Dawn Rooney, and notes/photographs taken on site

I VIDEO DI SUKHOTHAI

Wat Mahathat

Wat Si Sawai

Wat Traphang Ngoen

Wat Sa Si

Wat Si Chum

Wat Phra Phai Luang

Wat Sorasak

Wat Chetuphon

Wat Chedi Si Hong

Wat Saphan Hin

Wat Chang Lom

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