Sudafrica - Itinerario 2014

Kruger National Park

Il Parco per eccellenza

Visitare il Kruger National Park è un’esperienza semplicemente emozionante ed entusiasmante. Dormire nei rest camp all’interno del parco ed esplorare il parco con la propria autovettura è qualcosa che rimarrà indelebilmente nella nostra memoria come uno dei ricordi più belli.

INFO GENERALI

Alcuni numeri dicono tutto: 17.000 elefanti, 48.000 bufali, 1.500 leoni, 1.000 leopardi e tantissimi altri animali su una superficie di 2 milioni di ettari. Questo è il Kruger, il parco più grande ed emozionante di tutto il Sudafrica. Assolutamente da visitare.
Il Kruger fa parte dei parchi gestiti da SANParks. Se non si è in possesso dell’International Wild Card (acquistabile online sul sito di SANParks), è necessario acquistare un ingresso che copra tutta la durata della permanenza nel parco. Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti sulle tariffe di ingresso si può consultare il sito https://www.sanparks.org/parks/kruger.

Come arrivare

Noi siamo arrivati da Nelspruit, dove avevamo pernottato la notte precedente, e siamo entrati nel parco dal gate Malelane, uno dei due ingressi a sud del parco, che dista un’ottantina di chilometri da Nelspruit. ache se si arriva direttamente da Pretoria o da Johannesburg, il gate Malelane è il più comodo per entrare nel parco. Siamo poi usciti dal parco attraverso il gate Paul Kruger per raggiungere la meta successiva, il Blyde Canyon.

Dove pernottare

L’ideale è pernottare all’interno del parco in uno o più dei 12 rest camp principali, in dipendenza del tempo che si ha a disposizione. Noi abbiamo pernottato 3 notti all’interno del parco in 3 differenti rest camp: Lower Sabie, Satara e Olifants. Questo ci ha permesso di esplorare differenti zone del parco, ottimizzando i tempi a disposizione.

Come muoversi

Noi abbiamo esplorato il parco con la nostra autovettura. Essendoci stati in agosto (equivalente al nostro febbraio) l’erba era abbastanza bassa da consentire di vedere bene gli animali anche da una berlina. Attenzione ai tempi. La circolazione delle autovetture, e comunque la permanenza nel parco al di fuori dei rest camp, è permessa solo durante il giorno (in agosto ad esempio, dalle 06:00 alle 18:00). Se si arriva in un rest camp o se si esce dal parco dopo l’orario di chiusura si incorre in una multa salata. Bisogna calcolare bene i tempi quando ci si muove da un rest camp ad un’altro. Ci sono dei limiti di velocità da rispettare (le guardie del parco hanno autovelox mobili) e, inoltre si potrebbe incorrere in un inaspettato avvistamento di animali imperdibile che potrebbe ritardare l’arrivo al rest camp. Tenersi del margine è salutare. Nel trasferimento dal Lowe Sabie a Satara un branco di rinoceronti ci ha sbarrato la strada e non voleva saperne di spostarsi. Risultato: siamo arrivati al rest camp molto prossimi alla chiusura.
Al di fuori dagli orari si può visitare il parco solo con un tour guidato su un veicolo del parco. Noi abbiamo fatto due escursioni notturne (night drive), una da Satara e una da Olifants, e un’escursione all’alba (sunset drive) da Lower Sabie. Si prenotano in loco.

Cosa abbiamo visto

Nel Kruger, al contrario delle riserve private, non c’è la certezza dell’avvistamento, ma c’è il piacere della scoperta, che per noi è molto più gratificante. Abbiamo avuto la fortuna di vedere di tutto. Oltre ai big five (leoni, leopardi, bufali, rinoceronti ed elefanti) abbiamo avvistate anche tanti altri animali: sia mammiferi, sia uccelli. Dal punto di vista degli avvistamenti, l’area nei dintorni di Satara è quella che ci ha dato, nel complesso, le maggiori soddisfazioni, ma anche i due giovani ghepardi che abbiamo visto il primo giorno, mentre ci dirigevamo al rest camp Lower Sabie, hanno rappresentato uno dei momenti più emozionanti. Più siamo andati verso nord e meno avvistamenti abbiamo effettuato. Olifants, il rest camp più a nord dove siamo stati, aveva una posizione spettacolare, ma, nei dintorni, offriva meno fauna selvatica da vedere rispetto agli altri due, almeno questa è stata la nostra esperienza.

Per orientarsi all’interno del parco e riconoscere gli animali che si avvistano è opportuno munirsi di qualche guida, come quelle illustrate qui sotto. Noi abbiamo acquistato due guide all’identificazione degli animali, con mappa, una in italiano, l’altra in inglese. La seconda è utile quando si partecipa a dei tour organizzati come il night drive e il sunset drive, poiché il ranger che accompagna i turisti parla inglese. Oltre a queste due guide, abbiamo acquistato anche le altre tre. La prima, rispetto a quella inglese, contiene anche le mappe di alcuni dei maggiori rest camp. La seconda è utile per riconoscere gli uccelli, anche al di fuori del Kruger. Infine la terza fornisce utili informazioni sui mammiferi del parco e aiuta soprattutto nell’identificazione delle numerose antilopi e degli animali meno conosciuti (genette, zibelli, etc.) che vi abitano.

Di seguito alcune immagini degli animali che abbiamo visto durante le esplorazioni diurne. Poi altre immagini degli animali che si possono vedere durante un night drive accompagnati dai ranger del parco.

 

LEONI

LEOPARDI

RINOCERONTI

BUFALI

ELEFANTI

GHEPARDI

IENE

GIRAFFE

IPPOPOTAMI

ZEBRE

FACOCERI

SCIMMIE

Babbuini

Vervet monkey

COCCODRILLI

I coccodrilli possono essere avvistati dal ponte sul fiume Crocodile, appena prima dell’ingresso di Malelane al Kruger e nei pressi di alcune pozze all’interno del Kruger.

ANTILOPI

Cobo

Gnu

Impala

Kudu

Steenbok

UCCELLI

Di seguito le immagini di alcuni degli uccelli che abbiamo visto. Abbiamo cercato di identificarli, indicato il nome italiano, quello inglese e quello scientifico. Talvolta non è facile. Ci scusiamo per eventuali errori.

Airone cenerino. In inglese Grey Heron. Nome scientifico Ardea cinerea

Anastomo africano. In inglese African Openbill. Nome scientifico Anastomus lamelligerus

Aquila pescatrice africana. In inglese African Fish-Eagle. Nome scientifico Haliaeetus vocifer

Averla gazza. In inglese Magpie Shrike. Nome scientifico Urolestes melanoleucus

Ballerina nera africana. In inglese African Pied Wagtail. Nome scientifico Motacilla aguimp

Biancone bruno. In inglese Brown snake-eagle. Nome scientifico Circaetus cinereus

Bucero beccogiallo meridionale. In inglese Southern yellow-billed hornbill. Nome scientifico Tockus leucomelas

Bucero (o Calao) dal becco rosso. In inglese Red-billed hornbill. Nome scientifico Tockus erythrorhynchus

Bulbul dal cappuccio scuro. In inglese Dark-capped bulbul. Nome scientifico Pycnonotus tricolor

Cormorano africano. In inglese Reed cormorant. Nome scientifico Microcarbo africanus

Cucal di Burchell. In inglese Burchell’s coucal. Nome scientifico Centropus burchellii

Francolino del Natal. In inglese Natal spurfowl. Nome scientifico Pternistes natalensis

Garzetta. In inglese Little egret. Nome scientifico Egretta garzetta

Ghiandaia marina. In inglese Lilac-breasted roller. Nome scientifico Coracias caudatus

Grifone africano. In inglese White-backed Vulture. Nome scientifico Gyps africanus

Storno splendente del Capo. In inglese Cape glossy starling. Nome scientifico Lamprotornis nitens

Tantalo beccogiallo. In inglese Yellow-billed stork. Nome scientifico Mycteria ibis

NIGHT DRIVE

Visto che i rest camp chiudono ad una certa ora (in agosto alle 18:00), l’unico modo per vedere gli animali di notte è provare un night drive dal rest camp dove si pernotta. Queste escursioni guidate sono effettuate su un automezzo del parco, partono alle 19:30 o alle 20:00, a seconda del periodo, e durano circa 2 ore. Si prenotano in loco. Noi ne abbiamo fatta una al Satara e una all’Olifants. L’automezzo è un camion. Sul cassone posteriore sono posti dei sedili per i partecipanti ad alcuni dei quali vengono fornite torce a batteria con le quali esplorare i dintorni mentre si va. Se qualcuno vede un animale, chiama uno stop e il guidatore ferma il mezzo per osservarlo meglio e per fornire informazioni. Queste escursioni sono interessanti perché permettono di vedere, con un po’ di fortuna, anche animali che non si possono osservare durante il giorno poiché preferiscono muoversi con il buio.
Di seguito alcune immagini degli avvistamenti effettuati nei due night drive ai quali abbiamo partecipato. Sono fotogrammi ricavati da riprese video. Per via della scarsità di luce e del fatto che gli animali sono in movimento, alcune immagini sono sfuocate, altre sono molto sgranate. Le abbiamo inserite lo stesso per documentare cosa si può vedere.

Zibetto africano. In inglese African Civet. Nome scientifico Civettictis civetta.

Grande genetta macchiata. In inglese Large spotted genet. Nome scientifico Genetta tigrina.

Iena maculata

Ippopotamo

Leone

Lepre di boscaglia. In inglese Scrub hare. Nome scientifico Lepus saxatilis

Lepre saltatrice del Capo. In inglese Springhare. Nome scientifico Pedetes capensis

Nototrago di Sharpe. In inglese Sharpe’s grysbok. Nome scientifico Raphicerus sharpei

Otarda crestarossa. In inglese Red-crested Korhaan. Nome scientifico Lophotis ruficrista

Raficero campestre. In inglese Steenbok. Nome scientifico Raphicerus campestris

Sciacallo dalla gualdrappa. In inglese Black-backed jakal. Nome scientifico Canis mesomelas

ALTRE IMMAGINI

Ingresso Malelane

Afsaal Trader’s Rest. Area Picnic

Il baobab più a sud del Kruger

Sciacalli

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