2018 – Angkor

Se si ama viaggiare e si ha la possibilità di farlo, Angkor è una meta da vedere almeno una volta nella vita. Si tratta del complesso dei templi dell’antica capitale dell’impero khmer.

Come arrivare

Angkor è una meta imperdibile se si organizza un viaggio per visitare la Cambogia, ma può anche essere raggiunto comodamente da Bangkok come estensione di un tour in Tailandia. Quest’ultima è stata la nostra scelta. Dopo aver fatto un giro nella Tailandia del nord con una vettura noleggiata, da Bangkok abbiamo preso un aereo per Siem Reap, la cittadina cambogiana punto di partenza per visitare il complesso dei templi di Angkor.
Siamo partiti da Bangkok con Air Asia l’11 gennaio per arrivare a Siem Reap alle 21:00 e siamo poi ripartiti da Siem Reap il 14 gennaio alle 21:45 per tornare a Bangkok, sempre con Air Asia. La scelta degli orari e dei giorni di permanenza non è casuale, poiché sono disponibili 3 differenti pass di accesso ad Angkor: da 1 giorno (37$), da 3 giorni (62$) e da 7 giorni (72$). Pensando che con il pass per 3 giorni potevamo vedere la maggior parte dei templi aperti al pubblico, abbiamo organizzato i voli di conseguenza.
Siem Reap è raggiungibile da Bangkok anche via autobus, ma il tragitto richiede più tempo ed è più complesso il passaggio al confine, così abbiamo optato per l’aereo. A posteriori la scelta si è rivelata ottima, visto il tempo che avevamo a disposizione e il costo contenuto dei voli.
Per informazioni su orari e prezzi dei voli aggiornati consultare Air Asia.
Per informazioni aggiornate su orari e prezzi dei pass per Angkor consultare il sito ufficiale Angkor Enterprise.

Aggiornamento 2023. Il vecchio aeroporto situato a 16 chilomentri da Siem Reap, dove eravamo atterrati, è stato chiuso definitivamente, sostituito da un nuovo aeroporto internazionale: il Siem Reap Angkor International Airport, inaugurato nell’ottobre 2023. Situato a circa 45 chilomentri da Siem Reap, il Siem Reap Angkor International Airport è il più grande aeroporto della Cambogia.

Dove alloggiare

A Siem Reap c’è l’imbarazzo della scelta. Noi avevamo prenotato inizialmente al Landing Gold Villa Hotel. Ma dopo la prima notte abbiamo realizzato che era un po’ squallido e troppo lontano dal centro di Siem Reap. Così ci siamo spostati al Memoire D ‘Angkor Boutique Hotel. Ottima scelta. In posizione centrale con belle stanze, un ottimo centro massaggi e un buon ristorante. Tra l’altro è proprio di fronte al Koulen II Restaurant dove si può gustare una cena a buffet con uno spettacolo di danze tradizionali Apsara. Entrambi gli hotel li abbiamo riservati con Booking.com.

Come muoversi

Ci sono molti modi per visitare il complesso di templi di Angkor:

  • si può noleggiare un mezzo di trasporto e organizzarsi da soli
  • si può noleggiare un mezzo di trasporto con conducente, tipicamente un tuk tuk, e farsi portare in giro per templi
  • si può organizzare la visita ai templi con un tour privato con guida.

Noi abbiamo optato per quest’ultima soluzione: auto con autista e con guida che parla italiano. Il tutto a 300$ per tre giorni. Un tour guidato con una guida parlante italiano costa di più che con una guida che parla inglese. Lo stesso tour con guida parlante inglese veniva offerto a 215$. Essendo in tre abbiamo diviso la spesa e trovato questa soluzione veramente comoda e flessibile. Per richiedere informazioni aggiornate al tour operator che abbiamo contattato scrivere a info@siemreaptourguides.com.

Gli imperdibili

I templi assolutamente da visitare sono:

  • Angkor Wat, il massimo esempio dell’arte khmer, spettacolare
  • Bayon, un tripudio di torri coronate da volti enigmatici, stupendo
  • Ta Prohm, per i ficus religiosa e le ceibe avvinghiati alle sue pareti
  • Banteay Srei, più distante, per la finezza delle decorazioni

Oltre a questi templi meritano assolutamente Tonle Om (la porta sud di Agkor Thom), la Terrazza del Re Lebbroso e le Terrazze degli Elefanti, sempre in Angkor Thom, vicinissime a Bayon.

Gli altri templi che abbiamo visitato

Oltre ai templi già menzionati, durante i nostri tre giorni di permanenza abbiamo visitato altri templi. In ordine alfabetico: Bakong, Baphuon, Neak Pean, Phimeanakas, Pre Rup, Preah Khan, Preah Ko, Ta Som.

Nel territorio ci sono molti altri templi, che non abbiamo visitato. Per farsi un’idea di come sono fatti e se vale la pena visitarli, suggeriamo di consultare preventivamente il sito https://www.orientalarchitecture.com/.

Volendo si può diversificare il tour, abbandonando per qualche or i templi e andando a visitare un villaggio di pescatori sul grande lago Tonlé Sap. Noi abbiamo preferito concentrarci sui templi e non ci siamo andati.

    Risorse

    Oltre al sito https://www.orientalarchitecture.com/ precedentemente menzionato, un altro sito molto interessante da consultare è http://www.theangkorguide.com/, dove è possibile scaricare una guida ai templi di Angkor. Inoltre mette a disposizione una mappa interattiva con la posizone dei vari templi, una breve descrizione e il rimando allla relativa sezione del sito per un approfondimento. La mappa interattiva, realizzata con Google Maps, si può visualizzare a questo link Angkor Guide Map. Infine per un’ulteriore documentazione dettagliata dei templi si può consultare il sito ufficiale dell’Autorità Apsara https://apsaraauthority.gov.kh.

    Mini Glossario

    Di seguito alcuni termini di uso non comune, che compaiono nelle descrizioni dei templi e delle altre rovine.

    Anastilosi: ricostruzione di edifici ottenuta mediante la ricomposizione, con i pezzi originali, delle antiche strutture.

    Apsara (o Apsaras): semidea celestiale danzante

    Gopura: padiglioni di ingresso ai recinti che circondano il tempio.

    Naga: esseri semidivini a sette teste, con sembianze di serpente.

    Angkor Thom. Tonle Om, la porta sud

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    Angkor. Tra un tempio e l’altro

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    Bakong

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    Terrazze degli Elefanti e Terrazza del Re Lebbroso

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