Spello (Umbria)

Tra Pinturicchio e Norberto

Un bellisimo borgo umbro ricco di storia e di arte.

SPELLO IN MOTORHOME

Dove pernottare o parcheggiare

Noi abbiamo pernottato nell’area sosta camper a pagamento di Spello in via Centrale Umbra. Anche a Spello come in altri borghi dell’Umbria non sono molti i posti in cui parcheggiare il camper, soprattutto se di grandi dimensioni. Il nostro suggerimento è di parcheggiare il camper nell’area sosta camper anche se ci si limita ad una visita diurna, senza pernottamento, vista la relativa vicinanza con il centro storico.

Come muoversi

Anche per visitare Spello dall’area di sosta è preferibile muoversi a piedi. Si raggiunge il centro storico attraverso la Porta di Venere, faticando un po’ per le stradine in salita che bisogna percorrere, ma la bellezza del luogo mitiga la fatica per raggiungerlo.

Cosa abbiamo visto ( … e non visto)

Spello è un borgo incantevole che invita ad una passeggiata tra viuzze strette e case di sasso e mattoni. Dall’area camper siamo saliti fino a Porta Venere, si tratta di un’imponente costruzione romana dell’epoca augustea caratterizzata da due torri dodecagonali. Da lì, sempre in salita abbiamo percorso via Torri di Properzio fino ad incrociare via Cavour che abbiamo preso per arrivare a Santa Maria Maggiore (si veda l’apposita sezione) dove si può ammirare la splendida cappella Baglioni, affrescata dal Pinturicchio. Il biglietto di ingresso costa 3 Euro. Usciti dalla chiesa abbiamo visitato la Pinacoteca Civica a fianco, a pagamento, di cui non abbiamo documentazione fotografica, poiché, stranamente, era vietato fotografare e fare riprese video. La pinacoteca espone opere di pittori e scultori della scuola umbra. Usciti dalla pinacoteca abbiamo percorso via Cavour, passando a fianco di Sant’Andrea, chiusa, fino alla piazza della Repubblica dove ammirare la statua bronzea del Cavaliere realizzata da Norberto, artista di Spello del ‘900, scomparso nel 2009. In piazza c’è anche il piccolo museo dedicato a Norberto che merita una visita. Abbiamo poi proseguito  lungo corso Garibaldi, fermandoci per qualche foto al loggiato di Palazzo Urbani, fino alla chiesa di San Lorenzo, aperta, (si veda l’apposita sezione) . Poco più avanti abbiamo proseguito per via Giulia passando a fianco dell’oratorio di San Gregorio Magno arrivando fino al Monastero delle Clarisse di Vallegloria, chiuso. Siamo tornati percorrendo la caratteristica via Cappuccini, passando sotto l’arco Romano, fermandoci al Belvedere di fronte alla chiesa dei frati Cappuccini e poi rientrando all’area di sosta.

PASSEGGIANDO PER IL BORGO

È molto piacevole ed interessante passeggiare per il centro storico di Spello. Molto ben tenuto e molto ben conservato. Di seguito alcune testimonianze fotografiche.

Porta Venere

Municipio

Il Cavaliere di Norberto

Il Museo di Norberto

Loggiato del Palazzo Urbani

Monastero di Vallegloria

Torre di San Severino

Le vie del borgo

Via Cappuccini

Via Cappuccini

Arco Romano

Olivo bronzeo sul Belvedere

Le vie del borgo

Le vie del borgo

Le vie del borgo

Le vie del borgo

Le vie del borgo

Le vie del borgo

SANTA MARIA MAGGIORE

Si tratta del monumento più importante di Spello che merita assolutamente di essere visitato per la meravigliosa cappella Baglioni mirabilmente affrescata dal Pinturicchio. Il costo del biglietto di ingresso è di 3 Euro. Gli orari di apertura al momento della nostra visita erano: da martedì a domenica, dalle 9:45 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 17:00. Chiusura il lunedì. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti telefonare al numero 0742-301792.
La chiesa di Santa Maria Maggiore fu edificata tra l’XI e il XII secolo. La chiesa fu ampliata nel 1600 e, nell’occasione, fu rifatta la facciata che conserva l’architrave e gli stipiti del portale realizzati tra il XII e XIII secolo. A fianco della chiesa c’è il campanile romanico a cuspide piramidale. L’interno della chiesa è a croce latina e presenta una sola navata. Anche l’interno è stato radicalmente trasformato nel 1600, assumendo un aspetto barocco. Risale a quell’epoca la realizzazione dei sette altari laterali e della ricca decorazione a stucco realizzata da Agostino Silva.
Si entra in chiesa dal transetto di destra. Sul lato opposto del transetto, rispetto a quello di ingresso, si accede alla cappella del Crocefisso e da questa, attraverso una porta di legno intagliata si accede alla cappella del Santo Sepolcro. Tornati nella navata centrale si ammira il ciborio che copre l’altare maggiore, realizzato da Rocco da Vicenza nel 1515. Le otto teste dei profeti, due per lato, opera di Gian Domenico di Carrara, furono realizzate successivamente. Correda l’abside il coro ligneo intarsiato da Pier Nicola da Spoleto. I pilastri che fiancheggiano l’abside presentano due opere del Perugino: a destra Madonna con Bambino, Santa Caterina d’Alessandria e San Biagio, a sinistra Pietà con San Giovanni Evangelista e la Maddalena. Passando al transetto di sinistra, si accede alla cappella del Sacramento e da questa alla ex cappella dei Canonici, chiusa da una grata. Tornati nella navata principale sul lato sinistro si trova il pulpito di arenaria realizzato da Simone da Campione nel 1545. Proseguendo su questo lato si trova la celeberrima cappella Baglioni, affrescata dal Pinturicchio. Qui il pittore ha veramente dato il meglio di sé, sia per l’unità spaziale della composizione, sia per l’armonia delle proporzioni, sia per l’equilibrio dei colori nella loro delicatezza, da un lato, e vivacità, dall’altro. La composizione si articola nell’Annuciazione, sulla parete sinistra, la Natività, in quella centrale, la Disputa con i Dottori, nella parete destra, e le quattro Sibille, nelle vele della volta. Entrati, non ci si stanca di ammirare quest’opera magnifica, cercando di cogliere e memorizzare i dettagli delle espressioni, dei vestiti, delle movenze e degli atteggiamenti assunti dai tanti soggetti dell’opera. Si continuerebbe a fotografare all’infinito, per paura di aver dimenticato di documentare qualche particolare importante. Un vero gioiello che il pittore orgogliosamente firma con il proprio autoritratto nell’affresco dell’Annunciazione. Da notare anche il pavimento della cappella, decorato con maioliche di Deruta.
Concludendo la visita della chiesa, una nota per la bella fonte battesimale realizzata da Antonio di Gasperino nel 1511, situata nei pressi della controfacciata.

La facciata

Il portale

Il ciborio

Il coro ligneo

Perugino
Pietà con San Giovanni Evangelista e la Maddalena

Perugino
Madonna con Bambino, Santa Caterina e San Biagio

Cappella del Crocefisso

Cappella del Sacramento

Pulpito

Fonte battesimale

Il lato della navata con la cappella Baglioni

La cappella Baglioni con gli affreschi del Pinturicchio

L’Annunciazione

La Natività

La Disputa con i Dottori

Le Sibille nelle vele della volta

Natività. Particolare

Natività. Particolare

Natività. Particolare

Disputa con i Dottori. Particolare

Disputa con i Dottori. Particolare

Disputa con i Dottori. Particolare

Annunciazione. Particolare

Annunciazione. Autoritratto

Pavimento della cappella in maioliche di Deruta

SAN LORENZO

La chiesa di San Lorenzo sorge in largo Mazzini lungo la via Garibaldi. Si tratta di una chiesa edificata tra il XII e XIII secolo, ampliata e ristrutturata pesantemente nel 1500. Nella facciata, molto disomogenea, si possono notare gli interventi subiti nel corso dei secoli. L’interno, a tre navate, sostenute da grandi pilastri, termina in un abside semicircolare. Nell’abside c’è un grande baldacchino in legno dorato ispirato a quello del Bernini in San Pietro. Dietro si sviluppa il coro ligneo intarsiato. La chiesa è caratterizzata da grandi altari secentesci nelle navate laterali. Da notare il pulpito ligneo e, sul primo pilastro a destra, il tabernacolo per l’olio santo con sotto la fonte battesimale.

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